LNP - La strategia dello struzzo con le squadre che non vogliono cominciare il campionato

07.11.2020 01:27 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
LNP - La strategia dello struzzo con le squadre che non vogliono cominciare il campionato

La complessa arte mimetica che permette allo struzzo di mettere la testa sotto terra e confondere l'aggressore sviando le sue attenzioni, stavolta non ha funzionato per la LNP e il suo presidente Pietro Basciano. Le società di A2 e B non vogliono cominciare la nuova stagione al buio completo delle entrate, non solo perché in questo modo non sanno come ottemperare agli impegni presi ma perché ne deriverebbe per molte un danno mortale.

Ma riepiloghiamo i fatti. Nell'assemblea del 21 aprile scorso all’unanimità tutte le società di Lega avevano deciso che "il campionato 2020/2021 dovrà svolgersi assolutamente a porte aperte. Subordinando la data di inizio a questa condizione, facendolo precedere eventualmente dallo svolgimento della Super Coppa per Serie A2 e Serie B".

Qualche giorno fa, il Resto del Carlino edizione Forlì aveva scritto dell'esistenza di una proposta della locale squadra di serie A2 per spostare l'inizio della stagione regolare a gennaio. D'altra parte, il testo del DPCM del 6 novembre garantisce che fino a dicembre inoltrato non ci sarà alcuna possibilità di apertura dei palazzetti alla presenza di pubblico e nemmeno in quale percentuale. E il futuro non è immaginabile in questo momento.

Oggi una lettera aperta della Pallacanestro Biella - una società che si è parecchio distinta in fatto di responsabilità - spiega nei dettagli la consistenza ferale del deficit in cui andrà incontro se davvero dovesse cominciare il prossimo 22 novembre il campionato di A2.

Non mancano le società, anche di serie B, che stanno facendo sentire la loro voce con lettere aperte, che stanno facendo le stesse considerazioni, e ci sono alcune che stanno toccando con mano il problema del contagio all'interno del loro gruppo squadra.

Davanti a questa realtà molto chiara, precisa e dettagliata, il giorno 4 novembre LNP ha rilasciato un bizantino comunicato stampa (qui), che nega alla radice l'esistenza di una proposta di slittamento dell'inizio del campionato fatta da chicchessìa nel corso dell'Assemblea Elettiva. E che in ogni caso l' 80% dei club non avrebbe ritenuto appoggiare l'iniziativa.

Il cardine di questa situazione è il presidente federale Petrucci che ha imposto la volontà di cominciare la stagione 2020-21 ad ogni costo. Lo fece anche Eisenhower nello sbarco in Normandia e sappiamo i morti che fece, ma almeno lì c'era una buona causa. E poi Eisenhower era al calduccio del quartier generale.

Ed è evidente che questa volontà sia anche nel suo programma elettorale, che però nessuno conosce perché non è mai stato reso noto. Forse lo conoscono le società che hanno rieletto Basciano presidente di LNP e che appoggiano la ricandidatura di Gianni Petrucci per il prossimo quadriennio.

E allora viene da chiedersi di che si lamentino quelli di Biella, Forlì, Agrigento, Fabriano e di altri club che parlano dietro le quinte e che potrebbero uscire prossimamente allo scoperto.

Fidarsi delle promesse (di chi non si sa) che lo Stato pagherà il conto dei club, dopo il marameo fatto al calcio che ha chiesto 600 milioni di danni subìti dalla pandemia e dal lockdown, è pura follia.