Soldi e potere: il botta e risposta tra Sport e Salute e Gianni Petrucci

Soldi e potere: il botta e risposta tra Sport e Salute e Gianni Petrucci

Lo sfogo in politichese di Gianni Petrucci (con un uso disinvolto della lingua italiana) sulla distribuzione del tesoretto di Sport e Salute non ha lasciato indifferente l'ente nato proprio dalla volontà della politica di non demandare l'assoluta discrezionalità della gestione dei soldi e dei finanziamenti a quello stato parallelo che è di fatto l'arcipelago del CONI e delle sue Federazioni.

Lo riporta il Corriere dello Sport in edicola oggi. A. La società presieduta da Vito Cozzoli ha risposto con un comunicato: "Sport e Salute ha sempre adottato criteri oggettivi e non discrezionali. Bisogna conoscere lo sport in tutti i suoi aspetti, promozione e alto livello, avere competenze e capacità per distribuire nell'arco di tre anni oltre 2 miliardi di risorse".

Dove si dà conto anche della risposta immediata del presidente della FIP. "Sono veramente buoni e bravi a darci tutti questi soldi -­ la controreplica ironica di Petrucci -.­ Basta sono troppi!". 

Ovviamente quanti sono non c'è scritto da nessuna parte. Sappiamo solo che si parla complessivamente della somma di 288 milioni, al quale si aggiungono i 21 milioni del dipartimento e altri 80 milioni già stanziati dal sottosegretario Valentina Vezzali che verranno assegnati in seguito (ecco la longa manus della politica), che è il vero bersaglio non nominato delle invettive presidenziali (altro che unità d'intenti).

Petrucci ha detto che la quota spettante in più alla FIP è pari "al costo versato all’NBA per avere l’atleta Danilo Gallinari al Mondiale in Cina nel 2019 per soli 28 giorni". Poco o uno sproposito? Inoltre ci piacerebbe conoscere anche a noi i criteri di distribuzione delle assegnazioni.

Potrebbe risultare che Sport e Salute abbiano considerato, ad esempio, insufficiente l'attività promozionale della pallacanestro della FIP piuttosto che evidenziare una mancanza di rispetto per una disciplina che, non in Italia ma altrove nel mondo, riscuote ampi consensi senza alcun merito nostro.