Bollettino Covid-19, 3 novembre: terapie intensive in grande difficoltà

Bollettino Covid-19, 3 novembre: terapie intensive in grande difficoltà

Coronavirus Italia. Nel bilancio del 3 novembre ecco la curva epidemica in Italia. Sono venute a mancare anche oggi 353 persone. L'incremento dei nuovi casi di coronavirus è di 28.244 (ieri 22.253). Il maggior numero di nuovi casi in Lombardia (6.804), Piemonte (3.169), Campania (2.971), Toscana (2.336), Veneto (2.298), Lazio (2.209) ed Emilia Romagna (1.912). Rapporto positivi-tamponi al 15,49%: in totale oggi sono 182.287.

Ricordiamoci che viviamo in un momento di grande incertezza, anche dal punto di vista scientifico, e che occorre mantenere alta l'attenzione. La mobilità è stata il fattore più importante nella diffusione del contagio.

Ancora però non si va verso un stop delle vittime in Italia, salite a 39.412 con un incremento di 353 (233 ieri). Pazienti in terapia intensiva: 2.225 (ieri 2.140). I guariti raggiungono quota 302.275. Gli attualmente positivi sono 418.142 sempre in risalita. La prudenza è sempre d'obbligo.

Sono quasi 79mila i controlli svolti nella giornata di ieri dalle forze di polizia sul rispetto delle misure anti-covid. Secondo i dati del Viminale sono state sottoposte a verifica 68.486 persone, di cui 440 sono state sanzionate e undici positivi sono stati denunciati per violazione della quarantena. Sono invece 10.413 le attività commerciali controllate, 47 i titolari sanzionati e 12 i negozi chiusi.

Complice l'impennata di ricoveri registrata oggi, +203 nelle ultime 24 ore, l'Italia entra ufficialmente in zona "critica" per quanto riguarda il tasso di occupazione delle terapie intensive per Covid. Il ministero della Salute ha infatti fissato l'asticella al 30% di posti letto occupati, mentre i dati di oggi hanno portato il tasso nazionale dal 29 al 31%, superando appunto la soglia oltre la quale c'è il rischio che il sistema non riesca a garantire il trattamento anche per i pazienti gravi non Covid. E' quanto emerge dal cruscotto di monitoraggio dell'Agenas, aggiornato alle 17 di oggi. Nel dettaglio per regione, spicca la Valle d'Aosta dove il tasso e' addirittura del 66%, in Provincia di Bolzano e' al 51%, in Umbria del 49%, in Campania del 44%. Poi la Lombardia con il 45% di posti occupati e la Toscana (41%).

Coronavirus Mondo. Invece  il grafico che aggiorna i dati in tempo reale della Johns Hopkins University conferma che alle 18:30 del 1° novembre gli Stati Uniti sono il paese con il maggior numero di infetti, oltre 9,3 milioni, l'India supera 8,2 milioni e il Brasile 5,5.

Totale contagi mondo 47.423.447. Totale morti mondo: 1.209.927.

Paesi Bassi. L'Olanda ha deciso di rafforzare il lockdown con la chiusura di musei, cinema, zoo e altri luoghi pubblici per due settimane. Lo ha annunciato il premier Mark Rutte. "Non sta andando male ma neppure bene. Il numero dei casi deve scendere più velocemente", ha detto Rutte in conferenza stampa.

Gran Bretagna. Ieri Boris Johnson ha dichiarato un nuovo lockdown, chiudendo tutti i negozi non essenziali, pub e ristoranti. Il governo ha scoraggiato ai cittadini di spostarsi, a meno che non sia necessario. Anche nel Regno Unito scuole e università restano aperte. Le nuove misure resteranno in vigore per tutto il mese di novembre.

Ucraina. "Vicina a una catastrofe" sanitaria a causa della progressione "folgorante" dell'epidemia di Covid-19 e della mancanza di posti letto e personale sanitario. Lo ha detto il ministro della Sanita' Maksym Stepanov: "Abbiamo superato il punto di non ritorno e siamo vicini a una catastrofe". Stepanov, che parlava davanti ai deputati, ha aggiunto che "il peggio deve ancora venire". "In caso di saturazione del letto al 100%, saremo costretti a smistare" i pazienti per curare "prima quelli con le migliori possibilita' di sopravvivenza", ha aggiunto. Il numero di nuovi pazienti continua ad aumentare in Ucraina con un record di 8.899 casi registrati in 24 ore, compresi 1.207 ricoveri in una popolazione di quasi 40 milioni di persone. 

Svezia. Imposto il limite di 8 persone per tavolo nei bar e nei ristoranti, a causa di un forte aumento delle infezioni da coronavirus. Lo riferisce la Bbc, "Abbiamo una situazione molto grave", ha avvertito il primo ministro Stefan Lofven, dicendo che il virus "sta andando nella direzione sbagliata". La Svezia, che finora ha adottato un approccio light alla gestione della pandemia, senza mai imporre un lockdown nazionale, registra un numero di vittime molto più alto rispetto agli altri paesi scandinavi. Il capo dell'agenzia svedese per la sanità pubblica, Johan Carlson, ha affermato di sperare che la cittadinanza possa collaborare per fermare la diffusione del virus, attenendosi alle raccomandazioni generali sulla limitazione dei contatti sociali, come hanno fatto durante la primavera e l'estate. Tuttavia, ha avvertito, "abbiamo un inverno lungo e duro davanti a noi". Dall'inizio della pandemia sono state infettate più di 134.000 persone. Il mese scorso, le autorità sanitarie hanno esortato gli svedesi con più di 70 anni e altri gruppi a rischio di evitare ogni contatto ravvicinato con persone con cui non vivevano. 

Germania. Da domani arriveranno nuove misure. La cancelliera Angela Merkel ha infatti annunciato una specie di lockdown soft, che permetterà alle scuole e agli asili di restare aperti, ma chiuderà la maggior parte delle altre attività. In primis bar e ristoranti, che potranno lavorare solo con l'asporto, ma anche cinema, teatri, palestre, piscine e saloni di bellezza. Gli hotel ospiteranno solo persone che si spostano per lavoro, ma non più i turisti, e ogni spostamento non necessario è fortemente sconsigliato dal governo. I contatti vanno limitati a una sfera di 10 persone, che devono appartenere al massimo a due nuclei familiari.

Belgio. Le unità di terapia intensiva nella capitale belga, Bruxelles, hanno raggiunto la capacità massima, il che significa che tutti i nuovi pazienti dovranno essere inviati agli ospedali in altre parti del paese. Lo ha reso noto l'ispettorato sanitario, secondo quanto riporta la Cnn. Bruxelles chiede a tutti gli ospedali della capitale di creare capacità extra e spera di "aumentare il numero di letti in terapia intensiva del 40% nei prossimi giorni, per i casi Covid e non Covid", ha detto Inge Neven, capo dell'Ispettorato sanitario. Ci sono 1.302 pazienti nelle unità di terapia intensiva in tutto il Belgio, un numero record. Il massimo precedente era stato registrato durante la prima ondata, quando il Belgio aveva segnalato 1.285 pazienti in terapia intensiva l'8 aprile. Attualmente ci sono 7.231 pazienti con Covid-19 negli ospedali di tutto il Belgio, anche questo un record.

Grecia. È entrato in vigore oggi ad Atene e in altre regioni greche il lockdown parziale deciso dal premier, Kyriakos Mitsotakis, per cercare di contenere il picco di casi di coronavirus: bar, ristoranti, palestre, teatri, cinema e musei chiusi per un mese ad Atene e in altre grandi città, e coprifuoco notturno, mentre a livello nazionale sarà obbligatorio indossare la mascherina all'aperto. Restano aperti i negozi, per non danneggiare l'economia, e le scuole. "I ristoranti sono l'ultimo luogo in cui il virus può diffondersi perché le distanze vengono rispettate e vengono applicate le misure", è la testimonianza all'Afp di Maria Maniaki, impiegata di una taverna nel quartiere di Monasteraki. "Nei trasporti pubblici e nelle chiese, le distanze non vengono rispettate. Gli ultimi che avrebbero dovuto chiudere sono ristoranti e caffè ha aggiunto. A Salonicco, la seconda città più grande del Paese, dove invece il lockdown durerà due settimane, sono stati sospesi i voli in entrata e in uscita. Con oltre 42.000 casi e 642 decessi, il numero contagi ha avuto un'impennata nelle ultime settimane in Grecia, con il 60% dei letti in terapia intensiva occupati

Francia. Nei prossimi giorni sono "previsti" trasferimenti di pazienti affetti da Covid-19 dalla Francia settentrionale alla Germania, a fronte di una seconda ondata epidemica che continua a crescere, nonostante il rispetto delle misure di contenimento da parte della maggioranza dei francesi, secondo le autorita' sanitarie. La "pressione (dell'epidemia) è estremamente forte in alcune zone", in particolare in Alvernia-Rodano-Alp e in Alta Francia, ha spiegato Frederic Valletoux, presidente della Federazione Ospedaliera Francese (FHF). "I trasferimenti in altre regioni, o anche in altri paesi, contribuiranno a ridurre questa pressione e a volte saranno essenziali", ha detto, sottolineando che le prime evacuazioni verso la Germania potrebbero avvenire "entro i prossimi dieci giorni". Le autorità sanitarie prevedono di raggiungere il "punto di saturazione entro dieci giorni" nei reparti di terapia intensiva, secondo Valletoux. 

Spagna. Il governo di Pedro Sanchez ha dichiarato lo stato di emergenza e un coprifuoco nazionale dalle 23 alle 6 del mattino, ore nelle quali non sarà più permesso uscire dalla propria abitazione. I confini tra le diverse comunità autonome potranno essere chiusi per i prossimi 15 giorni. Una conseguenza dello stato di emergenza che permette alle autorità regionali di introdurre misure restrittive di questo tipo. Madrid, Castilla-La Mancha e Castilla y León hanno quindi deciso di chiudere i loro confini fino al prossimo 9 novembre.