L'origine di tutto: Walter A. Brown, l'uomo che inventò la NBA

L'origine di tutto: Walter A. Brown, l'uomo che inventò la NBA

(di FRANCESCO RIVANO). Nel nostro quotidiano siamo ormai abituati ad avere a disposizione servizi, comodità o di godere di diritti che diamo per scontato. Quante volte ci soffermiamo a pensare “chi ha permesso tutto cio’”? Mai, o perlomeno veramente pochissime volte. Eppure tutte le mattine appena svegli accendiamo la luce, sbrighiamo mille faccende con il telefono in mano, per spostarci utilizziamo l’auto piuttosto che i mezzi pubblici, a lavoro ci ribelliamo se vediamo lesi i nostri diritti. Ma chi dobbiamo ringraziare per far si che tutto questo sia possibile? Alessandro Volta, Antonio Meucci, Nikolaus August Otto e tutti i lavoratori che stanchi di essere oppressi e mal trattati hanno rivendicato i loro diritti permettendo a noi oggi di lavorare in condizioni umane. C’è sempre un’origine, in tutto c’è un punto di partenza e non è banale di tanto in tanto ricordare che la vita che conduciamo oggi è il frutto dell’ingegno, dello studio, dei sacrifici di chi ci ha preceduto. La domanda susseguente è scontata ma è anche doverosa visto che avete deciso di leggere un articolo di una pagina che si occupa di pallacanestro. E il Basket? Credo sia cosa nota che l’inventore dello sport a cui ci siamo appassionati follemente sia il professor James Naismith. Per qui pochi che ancora non si fossero chiesti da dove nasce l’idea di infilare una palla dentro a un canestro si può riassumere il tutto spiegando loro che, nel lontano 1891, un professore canadese trapiantato nel Massachusetts, per permettere ai suoi alunni di trovare un momento di svago durante le lunghe nevicate dell’inverno del New England, abbia partorito l’idea di creare un gioco da disputarsi al coperto nel quale l’obiettivo fosse quello di infilare un pallone dentro a un cesto utilizzato comunemente per la raccolta delle pesche. Da lì in poi l’evoluzione di questo gioco nel Basket è cosa nota. C’è una domanda ulteriore che però mi sono posto in merito al basket. Da dove nasce la NBA? E qui si apre il mondo di Walter A. Brown.

Il Massachusetts è sempre presente quando si parla di pallacanestro a stelle e strisce. Springfield come città natale del basket, Hopkinton come città natale di un personaggio storico del basket. Walter Augustin Brown, figlio di George V. Brown, dopo aver frequentato la Phillips Exeter Academy si mise in affari prendendo le redini lasciate a lui dal padre come proprietario del mitico Boston Garden. Appassionato di hockey su ghiaccio e proprietario dei Boston Bruins, guidò la nazionale a stelle e strisce al primo titolo mondiale nell’hockey nel 1933, ma il fiuto per gli affari e l’interesse maturato nei confronti del Basket lo portarono a pensare che “Boston should have a basketball team.” A metà anni ’40 il basket professionistico si barcamenava fra una lega e l’altra cercando di catturare l’interesse di un pubblico sempre più propenso a dirottare l’attenzione sul baseball, football e college basket.  È in questo vuoto lasciato dalla decadente ABL che Mister Brown si inserisce di prepotenza facendo valere tutto il suo spirito imprenditoriale. Assicurandosi la disponibilità di altri proprietari delle Arene più importanti degli Stati Uniti, tagliando i rami secchi e facendo leva sulle persone intraprendenti e disposte a collaborare nell’immediato, diede vita nel Giugno del 1946 a una lega alternativa, la Basketball Association of America, più comunemente nota come BAA progenitrice di quella che, dopo la fusione con la National Basketball League, è diventata la Lega nota a tutti con l’acronimo NBA, National Basketball Association.

Oltre alla nascita della NBA a  Mister Walter Brown è riconosciuta la paternità di una delle squadre storiche della Lega: I Boston Celtics. Proprio perché nella sua mente Boston dovesse avere una squadra che la rappresentasse anche nel basket professionistico, Mister Brown si mise all’opera. Ma che nome dare alla nuova franchigia? Solo dopo aver analizzato con attenzione le diverse proposte suggerite dai suoi collaboratori, Walter decise di far di testa sua. Depennando le diverse opzioni fra le quali  le più gettonate erano Olympics, Whirlwinds, Unicorns, Mister Brown puntò sulla necessita di creare un legame forte tra la città e la squadra. Scegliendo il nome Celtics, Brown legò indissolubilmente la franchigia alla Terra Madre, l’Irlanda, da cui proveniva una buona fetta della popolazione di Beantown. E così i Boston Celtics furono tra le undici squadre che diedero vita al primo campionato NBA. Sempre Mister Brown si è distinto nella storia del Basket statunitense anche per aver dato il via alla tradizione dell’All Star Game disputatosi per la prima volta proprio nella casa di Walter, quel Boston Garden teatro di mille epiche battaglie cestistiche.

Walter Augustin Brown è morto il 7 Settembre del 1964 a seguito di un infarto, ma la sua memoria è stata riconosciuta sia dai Celtics che hanno ritirato la maglia numero 1 in suo onore come primo membro della franchigia di Boston, sia dalla NBA che ha dato il suo nome al trofeo di campione della Lega dal 1964 fino al 1984 quando il trofeo venne intitolato a Larry O’Brien. Insomma a Mister Brown è dovuta la riconoscenza per averci regalato la Lega che noi tutti oggi ammiriamo come la più spettacolare del mondo, è dovuto il merito di aver dato vita, affidandosi a Red Auerbach e Bill Russell, alla dinastia sportiva più vincente degli Stati Uniti d’America e sarebbe opportuno dovergli il rispetto che merita onorando l’All Star Game della NBA infangato in maniera indegna dalle prestazioni messe in mostra nelle ultime edizioni. Quindi bella la NBA, belli i titoli dei Celtics, belle le schiacciate dello Slam Dunk Contest, bello godere del privilegio di poter ammirare le gesta sportive dei nostri eroi del basket però ogni tanto sarebbe anche bello e corretto dare il giusto merito a chi se lo è guadagnato e oggi ho deciso di farlo ricordando chi ci ha permesso di vedere Bill Russell e Wilt Chamberlain fronteggiarsi sotto il ferro, Magic e Larry darsi battaglia a suon di canestri, Michael Jordan dominare la Lega e LeBron diventare “forse” il migliore di tutti i tempi. Grazie Mister Walter A. Brown.

----- Francesco Rivano nasce nel 1980 nel profondo Sud Sardegna e cresce a Carloforte, unico centro abitato dell'Isola di San Pietro. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Cagliari, fa ritorno nell'amata isola dove vive, lavora e coltiva la grande passione per la scrittura. Circondato dal mare e affascinato dallo sport è stato travolto improvvisamente dall'amore per il basket. Ha collaborato come redattore con alcune riviste on line che si occupano principalmente di basket NBA, esperienza che lo ha portato a maturare le competenze per redigere e pubblicare la sua prima opera: "Ricordi al canestro" legato alla storia del Basket. E da pochi mesi ha pubblicato la sua seconda, dal titolo "La via di fuga" Link per l'acquisto del libro.