A2 F : il Campionato più bello che c'è, Girone B

Ecco cosa ha visto Federico Rinadi nele due partite del Girone B sulle quali si è soffermato questa settimana
15.12.2025 08:00 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture

Cus Cagliari – Alcamo 47–58

Match che vede di fronte le due squadre che hanno più cambiato volto in corso d’opera, ma con risultati diversi, anche se ora si trovano appaiate in classifica.

Il percorso recente del Cus Cagliari, che ripetiamo ha un quintetto stratosferico, è un po’ come andare sulle montagne russe, alternando belle prestazioni a sonore batoste; importante è tornare al più presto sulla retta via.

Invece le siciliane stanno costruendo piano piano una loro identità, con prestazioni sempre in leggero crescendo, e vanno a visitare le sarde per portare un altro mattoncino nel proprio percorso.

Voglio fare un commento diverso: poca cronaca, che riassumo come fosse una pagina del Bignami. Partenza sprint di Alcamo, parzialmente attenuata nel secondo quarto dalle padrone di casa. Inizio terzo quarto tutto Cus, con reazione, ma poca Alcamo. Ultimo quarto con Cagliari che realizza solo 4 punti, tutti dalla lunetta, mentre le siciliane, con Tempia (5 punti di fila e una palla recuperata), scavano il solco che diventa definitivo con la tripla di Russo.

Vorrei fermarmi più su una valutazione personale, ripeto personale. Il Cus ha delle giocatrici con talento da vendere e si vede in giocate, quest’oggi rare, da scuola del basket, ma tutto questo talento non basta se non è accompagnato dal lavoro sporco e sostanzioso. Le squadre che ha sempre allenato coach Xaxa sono squadre operaie, tutto agonismo e pressione sulle avversarie: questo Cus dovrebbe ricominciare da qui, con in più quel talento, quella fantasia e tecnica sopraffina che sono nelle mani delle loro giocatrici, ma come valore aggiunto e non come regola, se no si finisce per incaponirsi in giocate a dir poco strane e 4 punti nel quarto decisivo sono veramente deludenti.

Alcamo di contro sembra aver trovato la strada giusta; in realtà ancora va un po’ a strattoni, ma si comincia a vedere un’identità ora che coach Ferrara sembra aver dato il comando della truppa alla nuova arrivata, la lituana Kraujunaite (urge trovargli un soprannome, se no è una bega scriverlo). Vedremo come procederà la squadra siciliana, che secondo la mia opinione ha un solo difetto: un roster troppo lungo, fatto di giocatrici che hanno voglia di calcare il campo. Vedremo se questo nel proseguo sarà un problema.

Miglior realizzatrice Nasraoui per le sarde e Russo per le siciliane; Nasraoui anche con la miglior valutazione, mentre per Alcamo è Vella a primeggiare.

Ragusa – Faenza 67-54

Partita attesa dalle siciliane, in quanto sono obbligate assolutamente a vincerle tutte per avere una chance per centrare la Coppa, ma anche per continuare a creare quell'affiatamento di squadra che, per fisico e tecnica, ha delle buone basi.

Discorso diverso per Faenza che, complice i tre punti di penalizzazione, veleggia in quart’ultima posizione e, per il roster che ha, non è certo confortante.

Ragusa deve fare a meno di Consolini, ma saluta il rientro di Johnson, mentre Faenza deve fare a meno, dopo due minuti, del suo faro Bazan per un infortunio che speriamo non sia grave.

Parte subito a spron battuto la squadra di casa, con azioni belle da vedersi per la circolazione di palla da manuale. Le romagnole, forse abbattute per la perdita del loro leader, non si raccapezzano e a metà del tempo coach Seletti deve chiedere un time out perché le sue ragazze sono sotto 11-2. Il rientro in campo sembra positivo per le ospiti che, con Guzzoni e Georgieva, riducono lo svantaggio in termini accettabili: si finisce infatti sul 16-11.

L’inizio del secondo quarto è paro paro al primo: scatto in avanti delle siciliane e Seletti è di nuovo a chiedere un time out sul 24-13, ma questa volta il minuto di break non porta i risultati sperati e nemmeno la difesa a zona, tanto che le padrone di casa si portano sul massimo vantaggio, +15, anche per merito di Johnson (buonissimo il suo rientro), che coach Buzzanca utilizza con il contagocce. A tenere vive le speranze delle ospiti ci pensa Guzzoni, che fa una prestazione super, visto che Onela non è in giornata (opaca la sua prestazione, lontanissima da quella vista giorni addietro), ed a metà tempo si va a riposo sul 35-27.

All’inizio del terzo quarto le romagnole si portano sul -6 e sarà la distanza minima che riusciranno ad ottenere. Faenza si schiera usando una difesa ora ad uomo ora a zona, ma in tutti e due i casi colpevolmente si dimentica di Stroscio che comincia il suo show perforando la retina da tutte le parti: alla fine saranno 27 i suoi punti realizzati e pensare che non aveva iniziato tanto bene. La ragazza di Patti sta attraversando un momento d’oro e coach Buzzanca ne è consapevole utilizzandola il più possibile; tra le ospiti a non voler cedere è rimasta la sola Georgieva, che limiterà il passivo a fine terzo quarto sul 52-42.

Nell’ultimo periodo Faenza rientra con una difesa molto aggressiva per giocarsi le ultime carte, ma Ragusa si difende bene e senza fatica porta in porto una preziosa vittoria.

Conclusioni

Ragusa sta cercando un’identità e ci si trova molto vicino; quando sarà al completo avrà tutte le caratteristiche per essere un top team. Di Stroscio e Johnson abbiamo parlato, ma anche Cedolini sta facendo passi in avanti e non siamo ancora a metà strada.

Discorso diverso per Faenza: si fanno paura le sei sconfitte rimediate finora, ma quello che deve preoccupare di più è che le giocatrici di coach Seletti sono molto lontane dall’avere un gioco di squadra ben preciso per veleggiare dove le indubbie caratteristiche del team meriterebbe.