Portland mette in crisi i Warriors e Curry ne mette 48 per nulla

Portland mette in crisi i Warriors e Curry ne mette 48 per nulla

I Warriors sono malati, e il ritorno del loro “Big Three” non cambia la diagnosi: a Portland finisce 136-131 per i Blazers, in striscia negativa da settimane ma letali nel momento clou. Stephen Curry prova a trascinare i compagni con una prova monstre da 48 punti e 12 triple, ma dall’altra parte Shaedon Sharpe e Jerami Grant rispondono colpo su colpo: 35 punti ciascuno e 12 triple complessive, dettando il ritmo e la fiducia dei padroni di casa. È l’immagine di una Golden State che crea, corre e segna… senza però trovare gli stop difensivi quando contano.

Alla palla a due, Steve Kerr sceglie un quintetto più classico: dentro Quinten Post accanto a Draymond Green, con Moses Moody, Curry e Jimmy Butler sul perimetro. Sulla scia della notte coi Wolves, Steph è subito rovente ma resta isolato; Sidy Cissoko continua a colpire e il duo Sharpe–Grant è inteso e imprendibile. Timeout obbligato, e Portland scappa 20-14. Brandin Podziemski scuote i Warriors e Buddy Hield chiude il primo quarto riducendo il gap a tre punti: 34-31.

Il resto è bilanciato, fino a trasformarsi nella ripresa in un autentico concorso da tre: Curry domina e firma il +10 in avvio di quarto periodo (109-99).
Tiago Splitter alza la pressione su Steph e raddoppia sistematicamente: atletismo e lunghezza disturbano il ritmo, e arriva il 12-0 dei Blazers con il festival di Grant. Moody ferma l’emorragia, Curry rifiata per il “money time”, Podziemski regge a suon di triple. Quando Steph rientra, trova i Warriors di nuovo avanti: 121-119, ma la partita è tutta da giocare.

Si apre un finale a elastico: Deni Avdija rimette la testa davanti (127-126) con canestro e fallo, Curry risponde dall’arco (129-127), Grant replica con l’and-one (130-129). Steph, raddoppiato, cerca il KO da tre e sbaglia; Butler gli offre l’occasione del riscatto ma Curry fallisce il lay-up, e lo stesso Butler non converte due tap-in di fila. Avdija prende il possesso, va in lunetta e fa 2/2 (132-129). Con 20 secondi per pareggiare, Curry perde palla sulla presa a due e Portland scappa fino al 136-131: prima vittoria dopo quattro gare, mentre Golden State resta intrappolata nei propri finali irrisolti.