Se anche nella NBA e in Legabasket vince il vissuto...

23.07.2021 00:25 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
Se anche nella NBA e in Legabasket vince il vissuto...

Commentando la vittoria dell'Anadolu Efes sul Barcelona in finale di campionato EuroLeague 2020-21 avevamo sottolineato come, oltre al budget a disposizione e alla gestione dell'andirivieni di giocatori e di infortuni, una importanza fondamentale era la caratterizzazione di "un gruppo compatto e ben affiatato. Una squadra accomunata dal cosiddetto e vituperato "vissuto"...

Era l'inizio di giugno. Ieri si è conclusa ufficialmente la stagione agonistica mondiale con la vittoria dei Milwaukee Bucks nel campionato NBA. Anche qui ha vinto la squadra con il vissuto e ha perso quella emergente.

Antetokounmpo & C. vengono da un triennio strepitoso, con due primi posti assoluti in regular season (2019 e 2020), la sconfitta in finale di Eastern Conference contro i Raptors nel 2019, e una sconfitta in semifinale con gli Heat nel 2020. Quest'anno hanno solo sostituito il consunto Bledsoe con il più efficace (e giovane) Holiday e aggiunto un cambio potente come Bobby Portis.

Questa coesione non potevano averla i Suns. Franchigia perdente da dieci anni senza playoff, coach Monty Williams arriva solo a maggio 2019, Ayton con il draft. Nella bolla di Orlando nel 2020 scocca una scintilla, non sufficiente a qualificarsi per i playoff ma almeno ad attirare l'attenzione del fuoriclasse Chris Paul. 

Come ha detto un consapevole Devin Booker "Abbiamo provato a bruciare le tappe. Erano i nostri primi playoff. Abbiamo saltato dei passaggi senza raggiungere l'obiettivo finale. Dovevi viverlo. L'esperienza è la migliore insegnante".

L'11 giugno, nel frattempo, era finito il campionato di serie A in Italia con la vittoria della Virtus Bologna. Anche qui il vissuto, i due anni e mezzo di guida di Sasha Djordjevic, ha fatto la differenza.

Ettore Messina non conosceva molti dei suoi giocatori ed alcuni sono risultati chiaramente non adatti allo stile di gioco scelto. Lo staff non conosceva la tenuta degli atleti, che sono arrivati al momento cruciale della stagione cotti.

La prima stagione, troncata dalla virulenza del Covid-19, non aveva avuto il tempo di dare indicazioni sufficienti, il rapido ricambio di giocatori ha fatto il resto.

A parziale scusante di chi il "vissuto" non ce l'ha e/o non vuole perdere tempo per costruirlo, la logica di montare e smontare un gruppo nel giro di un anno si sta allargando un pò dappertutto. Adesso c'è la moda dei biennali che si rescindono con uno schiocco di dita!

Fretta per chi ha soldi da spendere, necessità per chi non può permettersi il gioco al rialzo dei procuratori dopo una buona stagione. Fretta ce n'è sempre di più, soldi sempre meno. Occorreranno allenatori e manager sempre più portati all'improvvisazione che compassati costruttori di sistemi.