La più in forma e più infortunata: Olimpia tra Poeta e un assetto da mantenere
Quattro vittorie di fila, la squadra più in forma della EuroLeague e anche quella più in emergenza. Un motivo già valido per essere più che ottimisti in casa Olimpia Milano, dove al netto dell'assenza di quattro titolari, chi c'era ha giocato forse la partita più brillante della stagione biancorossa fino adesso superando una corazzata come l'Olympiacos. Per altro facendolo stando avanti per 40 minuti, e anche Bartzokas sa in fondo che se quella tripla di Vezenkov fosse entrata per la parità non sarebbe stato giusto. L'Oly ha vissuto di individualità, quelle di Dorsey e Peters, contro una difesa organizzata e sempre attenta, capace di limitare il signor Vezenkov Sasha a 6 punti, prima partita a singola cifra in questa stagione, non ne segnava meno dalla Gara 4 playoff contro il Fenerbahce del 5 maggio 2023, in regular season dal Round 30 dello stesso anno, il 24 marzo 2023. Una Milano più unita che mai, per la seconda volta di fila sotto la guida di Peppe Poeta in grado di restare cinica nel finale, senza lasciarsi scombussolare dai tentativi di rimonta avversari e restando sul pezzo con lucidità.
I singoli
Poeta ne ruota in 9, lasciando 30 minuti in campo ancora Quinn Ellis. Lo avevo definito "indispensabile" dopo l'Asvel, oggi ribadisco con ancora più convinzione. Un classe 2003, alla prima di EuroLeague, ma con già una carriera vera alle spalle, iniziata da giovanissimo anche a Capo d'Orlando. E oggi raccoglie il frutto del suo lavoro, con personalità guida l'Olimpia Milano laddove lo scorso anno lo faceva con la maglia della "piccola" Trento. L'Olimpia si gode lui e la crescita di Leandro Bolmaro, sempre più giocatore totale, e quella di Armoni Brooks, probabilmente non sfruttato a dovere la scorsa stagione, in un'altra dimensione in questa, anche dietro dove inizialmente faticava. Potremmo parlare di Bryant Dunston, che probabilmente arrivato a Milano non si aspettava neanche minuti, eppure nel primo tempo è stato l'arma offensiva numero uno. O ancora di un Marko Guduric ancora evidentemente lontano dalla sua miglior condizione, ma coinvolto nella squadra. Ma è impossibile non parlare di Stefano Tonut: la rinascita del triestino al Forum, energia, intensità e nessuna paura di sbagliare, come sul libero della vittoria o meglio il canestro e fallo a 7:30 dalla fine.
Effetto Poeta e i rischi per il futuro
Milano prova a riconquistare il Forum - che tra poco dovrà lasciare - con 10,237 spettatori presenti contro l'Oly. L'avversario di livello è stato sicuramente un richiamo, ma anche un volto nuovo in primo piano come quello di Poeta può rivitalizzare l'ambiente. Poeta - come da giocatore prima e a Brescia poi - ha un'empatia con i tifosi seconda a nessuno. E questo non può che far sorridere Ettore Messina, che Poeta vuole aiutare a ritirarsi "da leggenda come è stato" e come merita. Ma gli effetti di Poeta si rivedono anche nella squadra, in uomini che giocano con fiducia. E qui parliamo di "rischi", in parte "positivi", ovvero quelli che è comunque meglio avere che no. Se da una parte il coach di Battipaglia è bravissimo nella gestione delle truppe, dall'altra la situazione emergenziale porta altrettanto effetto. A Milano è già successo: penso a gennaio 2024, quando Giordano Bortolani si ritrovò a dover giocare per mancanza di uomini, realizzò quattro partite da doppia cifra a fila, poi tornò in fondo alla panchina con il rientro degli infortunati.
Con il recupero graduale dei vari infortunati, ci sarà da gestire un assetto che in questo momento funziona. Vale per Devin Booker con Josh Nebo e Nate Sestina, vale per Quinn Ellis per quanto si rivedrà Lorenzo Brown (il britannico viaggia a 30.5 minuti di media nelle ultime quattro), e nello stesso incastro per Nico Mannion, il cui impiego è già limitato ad appena 13 minuti a gara in questa stagione. E ovviamente il resto degli italiani. Si gioca bene anche perché non si ha la pressione di avere qualcuno in panchina pronto a entrare in campo in caso di errori. Messina dovrà reinserire giocatori del calibro di Shields, LeDay, Nebo, Brown, Sestina mantenendo tutte queste dinamiche. Vedremo, ma sono pensieri che è meglio avere dopo quattro di fila di vittorie e non di sconfitte.