EuroLeague, colpo d’oro Zalgiris che a Tel Aviv travolge l'Hapoel
La serata sembra mettersi sul binario giusto per l’Hapoel, che nonostante l’assenza pesantissima di Vasilije Micic parte con grande ritmo: 13-6 dopo cinque minuti, pallone che circola, pubblico caldo e margine in doppia cifra già sul 25-13 all’8’, grazie alle triple di Johnathan Motley e Chris Jones.
Lo Zalgiris, però, non sparisce dal campo: Ignas Brazdeikis entra subito in partita, segna 8 punti nei primi dieci minuti e con l’aiuto di Sylvain Francisco dalla lunetta riporta i lituani a -7 alla prima sirena (25-18), tenendo il match pienamente vivo. L’avvio di secondo quarto conferma che la squadra di Tomas Masiulis non è venuta a Tel Aviv per fare da comparsa: un recupero di Brazdeikis e il canestro di Francisco riaprono definitivamente l’incontro (25-22 al 11’), anche se la scelta di Dimitris Itoudis di affidarsi ai “Twin Towers” Motley-Oturu rimette momentaneamente l’Hapoel al comando, con Motley a imperversare nel pitturato fino al 37-28. Da lì, però, sale di colpi Nigel Williams-Goss: un gioco da tre punti ricuce fino al 38-35 e il primo tempo si chiude con un tiratissimo 40-39.
È dopo l’intervallo che l’inerzia si sposta in modo netto. Moses Wright apre la ripresa con una tripla, Maodo Lo lo imita pochi istanti dopo e in un amen lo Zalgiris ribalta completamente il copione (40-42 al 22’, 41-48 al 23’), con il pubblico israeliano colto di sorpresa da un avvio di terzo quarto che sa di scossa tecnica e mentale. Wright, semplicemente, non ha più un vero marcatore: gli ospiti raggiungono la doppia cifra di rimbalzi offensivi, il lungo continua a tenere i suoi a +7 (47-54 al 27’) e poi chiude anche un alley-oop in collaborazione con Francisco per il +9 (47-56) che costringe Itoudis al time-out. L’Hapoel, però, non riesce a trasformare lo stop in reazione: la difesa resta perforabile, la squadra perde la fisicità iniziale e Azoulas Tubelis ne approfitta per firmare i primi vantaggi in doppia cifra per il club di Kaunas (47-58, poi 49-61). Antonio Blakeney prova a limitare i danni con due canestri in fila, ma alla penultima sirena lo Zalgiris è ormai saldamente in controllo sul 63-53, con gli israeliani improvvisamente senza certezze né in attacco né dietro.
I lituani continuano a colpire dalla distanza: le triple di Williams-Goss e Butkevicius scavano ancora (60-71 al 34’), mentre Chris Jones prova con orgoglio a tenere accesa la fiammella dell’Hapoel, segnando 7 punti nel solo quarto periodo e riportando i suoi almeno simbolicamente a contatto (62-71, poi 65-75). Ma ogni tentativo di rientro viene respinto: Williams-Goss gioca da leader assoluto (62-73 e 65-75), Bryant accorcia ma una scena chiave racconta la frustrazione dei padroni di casa, con Itoudis che entra praticamente in campo per protestare con Blakeney e viene punito con un tecnico. NWG ringrazia, realizza il libero (67-76) e, insieme a Butkevicius e Wright, finisce di smontare una difesa già in grande difficoltà (67-80 al 37’).
Nel finale lo Zalgiris amministra, Wright continua a dominare nel pitturato (71-83 al 39’) e il tabellone si ferma sull’80-93: è un “golden win” per il club di Kaunas, che torna in piena corsa per la parte alta della classifica, mentre l’Hapoel paga una serata difensiva disastrosa e lascia al Panathinaikos Aktor l’occasione di chiudere il girone d’andata da capolista, a patto di avere la meglio sull’Olympiacos nel derby greco del Telekom Center.