EuroLeague - Il vissuto si prende la rivincita sull'arido budget

02.06.2021 17:15 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
EuroLeague - Il vissuto si prende la rivincita sull'arido budget

Va in archivio l'edizione 2020-21 dell'EuroLeague che pure tra le mille difficoltà della pandemia ha portato alle Final Four le quattro migliori squadre della stagione nel suo complesso.

Sono le squadre che hanno saputo gestire al meglio gli andirivieni dei giocatori (pensiamo al Real Madrid che per strada ha perso Campazzo e Deck) e che hanno saputo ottimizzare meglio il proprio budget rispetto al gioco che i suoi coach volevano sviluppare.

E sappiamo quanto sia importante proprio il denaro a disposizione dei general manager: le cadute verticali delle due greche Olympiacos (dodicesima) e Panathinaikos (sedicesima), il ridimensionamento del Fenerbahçe (stroncato senza appello da un CSKA privo di James e Milutinov, considerate le colonne portanti della squadra) sono lì a ricordarcelo.

Ma evidentemente non è solo una questione di budget. Ha vinto la squadra che si è dimostrata migliore nell'arco degli ultimi tre anni, caratterizzata da un gruppo compatto e ben affiatato. Una squadra accomunata dal cosiddetto e vituperato "vissuto" che si è dimostrato più importante delle sofisticate costruzioni progettuali di Jasikevicius e Messina.

21 anni dopo la sua prima Final Four conclusa - corsi e ricorsi della storia - con un terzo posto del suo Efes Pilsen sul Barcelona per 75-69, Ergin Ataman riesce a vincere l'EuroLeague.

I suoi meriti sono principalmente due: l'impronta che ha dato alla sua squadra e l'essere riuscito a far convivere insieme un serbo (Micic) e un americano (Larkin) entrambi leader della squadra e, come le immagini dell'abbraccio tra i due a fine gara hanno mostrato, privi di alcuna gelosia reciproca. Non era facile.