EuroLeague - Zizic e Sorkin spiegano qualcosa che manca a Virtus e Olimpia

01.04.2023 12:10 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
EuroLeague - Zizic e Sorkin spiegano qualcosa che manca a Virtus e Olimpia
© foto di SAVINO PAOLELLA

In occasione della 32a giornata di stagione regolare di EuroLeague, quella che ha decretato la irrevocabile scomparsa dal radar dei playoff dell'Olimpia Milano (Bologna l'aveva fatto due giorni prima nella 31a) le prestazioni delle due avversari delle italiane sono emblematiche di una delle tante mancanze dei nostri club per essere veramente contendenti per il titolo continentale.

A Istanbul il centro Ante Zizic (26 di index rating, 24 punti, 6 rimbalzi, 1 assist, 1 palla recuperata) ha fatto quello che ha voluto contro i lunghi di Bologna (Bako 6p). A Tel Aviv il pivot Roman Sorkin (7,3 punti, 3,1 rimbalzi di media nel 22-23) con 18 punti in 17' ha stabilito la sua seconda miglior prestazione stagionale (Hines 5p). Alla fine si può dire che le carenze dei roster di Scariolo e Messina nel reparto lunghi sono state eclatanti.

A Istanbul il confronto fra le guardie tiratrici è stato pressochè pari: ai 32 combinati di Brown-Baldwin si sono contrapposti i 29 della coppia Napier-Shields. Mentre a Tel Aviv il combinato Mannion-Belinelli ha retto il confronto con il trio Larkin-Micic-Beaubois. 

Ma concentriamoci sul discorso dei centri, veramente apicale ed emblematico proprio alla luce delle gare di giovedì 30 marzo. Tutto nella proiezione di alzare il livello fisico e tecnico delle squadre.

A Bologna Jaiteh e Bako hanno dimostrato di essere per il momento buone spalle (o cambi) di un titolare che sia intimidatore d'area e permetta ai compagni di giocare un metro avanti per limitare la libertà delle guardie avversarie nel tiro da tre e in grado di essere un vero secondo ostacolo negli uno contro uno degli avversari. Jaiteh pare che a fine stagione passerà al Monaco, Bako secondo noi ha molti margini di crescita ma sempre dietro a un centro dominante che farebbe la fortuna anche di Shengelia e Mickey costretti a subire in troppe circostanze mismatch devastanti.

A Milano si deve prendere atto che la carriera di Hines, a livello EuroLeague, è giunta al capolinea ed è stato un errore aver puntato esclusivamente su di lui in un roster dove l'unico vero cambio poteva essere la controfigura Paul Biligha ma non lo sapremo mai, visto che è finito nell'oblio più completo. Non salta più, non ha più di 10' di autonomia nelle gambe e sul tagliafuori i giovani centri da 210 centimetri e più prendono i rimbalzi sulla sua testa. Chi non fosse convinto di ciò lo invitiamo a rivedersi qualche partita dell'Olimpia. Se la produzione statistica non è peggiorata molto nel 2022-23, gli intangibles che non vi compaiono e che sono stati la specialità di casa Hines non esistono più (in carriera 8,51 punti, 4,6 rimbalzi, 1,2 assist in 21,6 minuti giocati; nel 22-23 5,2 punti, 3,6 rimbalzi, 1,4 assist in 18,5 minuti).

Il resto, composto da quattro con caratteristiche differenti ma tutti adattati si è visto contro Sorkin, non esattamente un fuoriclasse ma centro emergente. Altro errore non aver considerato che Nicolò Melli avrebbe pagato la lunga estate azzurra con un calo vistoso, e la sua abnegazione alla causa, che tanto inorgoglisce tutti i tifosi dell'Olimpia, non sarebbe stata sufficiente. Melli sarà, come tutti noi gli auguriamo, un protagonista anche dei prossimi Mondiali: Messina avrà lo stesso problema di gestione nel 23-24. Temiamo che, visto che delle buone intenzioni a parole il coach non ne concretizza una su minutaggi e turnazione tra campionato e coppa, il problema si riproporrà. Melli va per i 33 anni (24 gennaio 1991) e l'Olimpia è una delle squadre dall'età media più alta dell'EuroLeague.

Mercato. In estate ci saranno in giro due centri interessanti per l'EuroLeague: almeno uno dei due fratelli Hernangomez, probabilmente Juancho (27 anni, 2,06), che nella NBA hanno difficoltà a ritagliarsi degli spazi; l'altro il serbo Milutinov (29 anni, 2,13) che andrà a concludere il contratto con il CSKA Mosca. Due pedine altamente interessanti per Bologna (Scariolo conosce bene gli Hernangomez) e Milano (che a nostro avviso dovrebbe puntare sul serbo). Giocatori che per capacità ed età possono segnare positivamente la storia di un club per diverse stagioni e costituire il fulcro di un progetto vincente.