Olimpia Milano: le ambizioni passano dalle mani di Nedovic e Gudaitis

Olimpia Milano: le ambizioni passano dalle mani di Nedovic e Gudaitis
© foto di foto Savino Paolella

Sedici giocatori nel roster a disposizione di Ettore Messina, che in estate ha scelto di conservare Nemanja Nedovic e non Mike James. Di puntare sul recupero di Arturas Gudaitis e non di andare a cercare un nuovo big man. Su La Repubblica edizione Milano ecco lo stato dell'arte in casa Olimpia per la penna di Massimo Pisa.

La strenna fuori stagione, arrivata in mezzo all'estate con l'annuncio di Ettore Messina e la rivoluzione strutturale (il primo allenatore-presidente visto a queste latitudini nell'era moderna, per spazzare via le macerie dell'ultimo fallimento sportivo targato Proli e Pianigiani) dell'Olimpia, è finita un mese prima di Natale.

Lì la fiammante Eurolega dell'Armani ha cominciato a scolorirsi, rendendo più evidenti le trasparenze del campionato, più sinistro il cigolare di un gruppo espertissimo e fragile, sapiente ma non più fresco nei suoi uomini chiave, e tremolante in troppi comprimari.

Non potrà, Milano, accontentarsi di vivacchiare in una comoda zona playoff nei confini patrii, e di tollerare lo sperpero di punti contro avversarie più povere e più toste, sicuramente più vispe atleticamente e di testa, ma non certo all'altezza del pedigree di Rodriguez, di Scola, di Micov, o degli stessi Cinciarini, Della Valle e Brooks per restare agli azzurri.

E avrà bisogno di un colpo d'ala in coppa, dove la bagarre per i playoff ha risucchiato troppo rapidamente l'Armani nel gorgo di chi respira al pelo dell'acqua. Sedici uomini, compresi quelli di troppo (Mack ormai di sicuro, White per quello che finora non ha dato, ma pure uno tra Burns e Biligha se non fosse per i loro passaporti) avrà Messina da rigenerare per recuperare l'energia e lo spirito di inizio d'anno, quando la costruzione di qualcosa di solido era tangibile nelle cifre difensive, nella saldezza della conduzione tattica.

I 180 centimetri di Keifer Sykes sono un concentrato di gas, ma più che dal frizzante chicagoano, l'Olimpia abbisogna della classe - e quindi della salute - di Nemanja Nedovic e Arturas Gudaitis. Se in forma, sono pezzi di quintetto da alte vette. Le loro giunture sono swarowski. Da mettere sotto teca.