A2 - Cento, Di Paolantonio presenta la sfida Tezenis Verona
In vista della partita di domenica 21 dicembre contro Verona presso la Baltur Arena, il coach
Emanuele Di Paolantonio ha risposto alle domande sulla preparazione della partita.
Verona ha perso a Mestre giocando male l’ultimo quarto: ti aspetti una squadra arrabbiata
domenica?
“Verona ha perso l’ultima partita in trasferta subendo la rimonta di Mestre che però è una squadra
che sta facendo molto bene quest’anno, e ad onor del vero Verona era priva di McGee e Baldi
Rossi; non sappiamo nulla delle condizioni di questi giocatori ma noi pensiamo a noi stessi e ai
nostri problemi. Loro sono sicuramente una squadra che dichiaratamente prova a vincere il
campionato senza magari passare dai play off, quindi a maggior ragione, alla seconda trasferta
consecutiva, avranno bisogno di fare punti. Noi dal canto nostro vogliamo tornare a muovere la
classifica, in casa abbiamo sempre disputato delle ottime prestazioni e vogliamo continuare a farlo,
perché battere un’altra grande squadra ci avvicinerebbe ancora di più al nostro obiettivo; quindi a prescindere dall’avversario, dai loro problemi infortuni e dalla loro qualità enorme, noi dovremo
provare a fare nostra la partita con le nostre armi”.
In settimana Tiberti aveva degli esami di controllo per verificare come procede il suo recupero: ci potete dare qualche aggiornamento?
“Io non li posso dare, anche perché non ne capisco nulla. Sto aspettando delle comunicazioni, ha
fatto ulteriori esami ma ancora non si sa il responso. Lo staff medico deve verificarne il responso,
confrontarsi e poi farci sapere tempi e progressione del recupero, sperando che sia il più breve
possibile perché Tibe è già fuori da più di un mese e ha già saltato diverse partite e senza di lui
non è la stessa cosa”.
Verona è una delle principali candidate alla promozione, ma finora ha avuto poca continuità
anche per le assenze di Johnson e McGee. Con Johnson out, Smith al suo posto, Baldi
Rossi in rientro e McGee ancora in dubbio, come si prepara una partita senza certezze sugli
uomini e che tipo di gara servirà per metterli in difficoltà?
“A prescindere da quale roster schiererà Verona, sappiamo che sono lunghi, profondi, completi e
talentuosi in ogni reparto, quindi sicuramente avere 1 o 2 giocatori in meno cambia ma la sostanza
è la stessa: una squadra molto forte, allenata da uno dei migliori allenatori della categoria e che
vuole provare a vincere. Più che concentrarci sui nostri avversari, dovremo concentrarci su di noi e
provare ad avere più continuità nei 40 minuti: ad esempio a Pesaro, contro una grande squadra
con caratteristiche simili a quelle di Verona, per 32/33 minuti siamo stati nella partita e avanti nel
punteggio, poi ci siamo piantati di colpo; abbiamo capito che, in generale in questo campionato ma
soprattutto con squadre così forti e profonde, se ti distrai anche solo 3 possessi di fila, poi prendi
un break che diventa difficile da recuperare. Dovremo quindi stare sul pezzo, cercando di avere
qualità ed intensità per 40 minuti”.
Verona è una delle squadre che cattura meno rimbalzi di media di tutto il campionato e la
peggiore per quanto riguarda quelli difensivi: cercherete di mettere pressione su questo “Sì è vero, ma guardando le statistiche prendono 11.4 rimbalzi offensivi a partita, sono secondi
nella classifica dei rimbalzi offensivi, quindi bilanciano un dato con l’altro. Sicuramente, come
spesso succede, la lotta al rimbalzo è una delle chiavi di ogni singolo match e lo abbiamo visto
anche a Pesaro, dove ci hanno sovrastato a rimbalzo e questo non ci ha permesso, anche quando
stavamo giocando molto bene nei primi 3 quarti, di aumentare il gap a nostro favore. Dopo una
buona difesa concedevamo il rimbalzo attacco, o addirittura è successo due nello stesso
possesso, cose che hanno permesso gioco forza sul lungo periodo a Pesaro di restare attaccato
alla partita. Quindi sicuramente vincere la sfida a rimbalzo nella sfida potrebbe essere una chiave
di lettura importante per primeggiare alla fine della gara”.