Alessandro Mamoli e LBA TV: i primi feedback, le novità in arrivo, un futuro con LNP Pass?
Alessandro Mamoli, direttore editoriale di LBA TV, è stato ospite del podcast di PianetaBasket "Sul Parquet" e ha fatto il punto su LBA Tv. Si parla anche delle novità in arrivo per la piattaforma, il problema relativo alle app, ma anche la possibilità in futuro di creare un hub che abbia al suo interno anche partite di altre leghe, a partire da LNP Pass, sviluppata dallo stesso partner tecnologico, Deltatre. Di seguito le sue parole, QUI per ascoltare il podcast su Spotify.
FEEDBACK E LE APP
"I feedback sono positivi. Qualcuno che si lamenterà per qualcosa lo trovi sempre in questo mondo. Come dico sempre, la cassa di risonanza di solito sono i social. Oggi in Italia se tu fai un post il 90% dei commenti sono negativi, Io mi fido delle persone che incontro, magari sui campi, e siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in relazione ai tempi che abbiamo avuto per mettere in piedi questa televisione. Poi è chiaro che se avessimo avuto la bacchetta magica avremmo già probabilmente quelle applicazioni che mancano nei televisori che purtroppo, come spiego sempre, non dipendono da noi. Si tratta di un processo di verifica che devono fare in questo caso Samsung e LG e hanno bisogno di una tempistica loro".
NOVITA' IN ARRIVO
"Ci saranno dei tools che inseriremo, ad esempio la modalità multivision per cui quando tu cominci a vedere una partita e ne comincia un'altra, avrai la possibilità di aprire sullo schermo la partita che nel frattempo è cominciata. Così come implementeremo la possibilità di vedere dall'inizio una partita senza dover tornare indietro con la timeline. E altre piccole cose, come la notifica sul telefono per avvisarti che sta iniziando una partita come già altre piattaforme fanno."
LBA TV PER ANTICIPARE I TEMPI
"Io la vedo sempre all'interno di una pianificazione quinquennale perché l'accordo è di cinque anni. Secondo me dobbiamo tutti noi, le società, i tifosi, abituarci a questa novità e capire che c'è questo. E io credo anche in futuro, perché per come sta andando il mercato dei diritti televisivi, credo che sarà anche l'unica possibilità di seguire con qualità, con approfondimenti, con più cura nel racconto e nel dettaglio delle cose rispetto al finire su una piattaforma che magari ha tanti abbonati ma ti mette all'interno di un numero di proposte tra cui ci sei anche tu. Penso che tutte le leghe locali nazionali in Italia ma anche in Europa che sperano di avere un futuro o che cerchino di costruirsi un futuro di visibilità lo dovranno fare attraverso delle modalità come quella che stiamo adottando noi.
Io credo che addirittura ci debba essere uno sforzo affinché anche più leghe dello stesso sport si mettano d'accordo per diventare un hub comune dove tu lì trovi tutta la pallacanestro italiana. Che sia la LBA o LNP, magari la femminile un giorno, le giovanili, la next gen. Cioè che diventi un punto di riferimento se tu vuoi avere della sopravvivenza efficace, che sia anche sostenibile. Io penso che sia quello il futuro. Non è facile perché siamo magari già in una realtà in cui fai fatica a metterti d'accordo tra squadre dello stesso campionato, della stessa Lega. Immagino se tu ne metti due o tre di Leghe insieme. Però io credo che lo sforzo da fare sia quello e la possibilità di dare ancora grande visibilità alla pallacanestro italiana".
POSSIBILE UN FUTURO CON ANCHE LNP PASS?
"Io credo di sì, nel senso che non lo dico perché lo so. Banalmente so, questo non è un segreto, che Deltatre, che è la società per cui io poi di fatto lavoro, che è quella che si occupa di fornire questo servizio, è anche lo stesso partner tecnologico di LNP. Che non significa aver comprato i diritti delle LNP, però già il fatto che sia lo stesso partner tecnologico ti potrebbe portare quantomeno a un tavolo per fare delle osservazioni. È una società veramente grossa che opera in tutto il mondo, che ha sede in tutto il mondo. Credo che avere trovato un partner di questo tipo che abbia voglia di investire sulla pallacanestro in questa maniera debba essere una cosa da custodire e riconoscere. Sono quelli che fanno Euroleague TV, per esempio. Quando hai un partner di questo tipo che comincia a interessarsi allo streaming, secondo me bisogna cercare di sfruttare questa occasione. In questo caso credo che sia più una valutazione che deve fare la pallacanestro italiana in generale, magari guidata dalla Federazione, nel dire di non spezzettarsi, cercare di finire tutti sotto uno stesso tetto e diventare un punto di riferimento", dice Mamoli parlando di Deltatre.
"Una delle lamentele più comuni di chi vuole seguire la pallacanestro è il fatto che quest'anno c'è stato proprio uno spezzettamento dei diritti. È ovvio che magari l'NBA, l'Eurolega, che non sappiamo che futuro avrà, vivranno dei diritti propri, ma tutto quello che secondo me è al di sotto sarebbe utile metterlo sotto lo stesso tetto. Sotto lo stesso cappello. Magari anche quelle leghe europee, quelle Coppe Europee che resteranno in caso di arrivo di NBA Europe", conclude Mamoli.