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NBA - E se Klay Thompson tornasse ai Golden State Warriors con Curry?

19.12.2025 20:56 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
MERCATO NBA - E se Klay Thompson tornasse ai Golden State Warriors con Curry?

Indipendentemente da come si concluderà la sua esperienza con i Dallas Mavericks, Klay Thompson rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo come una leggenda dei Golden State Warriors, squadra con cui ha vinto quattro titoli formando con Stephen Curry quello che è probabilmente il miglior backcourt della storia. Tuttavia, la sua avventura in Texas si è rivelata molto diversa dalle aspettative: Thompson aveva scelto Dallas per giocare accanto a Luka Dončić, sperando che il talento dello sloveno potesse facilitargli il compito in questa fase calante della carriera. Ma l'inaspettata cessione di Dončić e il grave infortunio al crociato di Kyrie Irving hanno stravolto i piani, costringendo Klay a ricoprire un ruolo molto differente da quello che aveva immaginato al momento della firma.

L'ombra del ritorno nella Bay Area - Attualmente, i Mavericks sembrano intenzionati a dare priorità alla crescita di Cooper Flagg, costruendo la squadra attorno alla sua linea temporale, un progetto in cui il trentacinquenne Thompson fatica a inserirsi. Sebbene Klay apprezzi il ruolo di mentore per Flagg, Dallas potrebbe decidere di scambiarlo qualora si presentasse un'offerta di valore. Questa situazione alimenta le speranze di un ritorno a San Francisco, come riportato da Anthony Slater di ESPN: "Chi è vicino a Thompson sostiene di credere che alla fine potrebbe succedere, perché ‘non c’è nessuno che abbia più peso per Klay rispetto a Steph’, ha dichiarato una fonte. Ma Curry dovrebbe spingere affinché accada".

Il sogno di Curry e gli ostacoli contrattuali - Lo stesso Stephen Curry non ha nascosto il desiderio di riabbracciare il suo storico compagno, pur ammettendo le difficoltà logistiche: "Sarebbe incredibile. Se quel momento arrivasse e si aprisse quella conversazione, ovviamente lo chiamerei per dirgli: 'Ti vogliamo di nuovo con noi'. E, spero, quello sarebbe un messaggio gradito per lui. Ma per come stanno le cose ora, sembra una realtà molto lontana. Ma lo era anche la sua partenza". Al momento, un ritorno appare complicato a causa dei limiti salariali e dei risultati altalenanti dei Warriors (13-15); uno scambio richiederebbe l'intervento di una terza squadra per far quadrare i conti. La via più percorribile per rivedere i "Splash Brothers" uniti sembra dunque essere quella di un futuro buy-out o di una firma come free agent, permettendo ai due di chiudere le rispettive carriere l'uno accanto all'altro.