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: Rosignoli e Soave: "Sereni entusiasti, così abbiamo vinto"

L'Eodem Alpo ha sovvertito i pronostici di inizio anno che volevano Udine promossa in A1, nella finale invece ha prevalso la squadra veneta. Ecco perchè
02.06.2024 13:11 di  Eduardo Lubrano   vedi letture
ESCLUSIVA PB: Rosignoli e Soave: "Sereni entusiasti, così abbiamo vinto"

Il coach Nicola Soave ed il capitano dell’Ecodem Alpo Verona Basket, Martina Rosignoli, hanno risposto alle domane di Pianeta Basket in merito a questa stagione straordinaria che ha portato la squadra veneta alla promozione in serie A1. Una promozione inaspettata?

Rosignoli: "Ad inizio anno e ad inizio play off non è che ci pensavamo tantissimo. Poi con l’ingresso in finale ovviamente ci siamo dette perché no? Siamo qui e ce la giochiamo!”

Soave: "Ho cominciato a pensarci seriamente dopo gara 2 di semifinale con Roseto che ci ha proiettato in finale. A quel punto ho creduto che potevamo farcela davvero e dopo la vittoria ad Udine in gara 1 di finale ero certo che ce la saremmo giocata la promozione”.

Si dice che siate un gruppo particolarmente spensierato e senza troppi pensieri per la tesa. E’ vero?
Rosignoli:” La serenità è stata la chiave della nostra vittoria. La nostra come squadra e della società. Abbiamo sempre la giusta pressione, noi siamo super umili e sempre entusiaste. Ci alleniamo bene e siamo arrivate alla finale in forma fisica perfetta, tranne Anna Turel che ha avuto un infortunio ma che ha comunque contribuito

Soave:”Come ogni anno noi vogliamo migliorare la qualità di gioco delle nostre ragazze. Per noi deve essere una passione, uno sfogo giocare a pallacanestro, visto che abbiamo tutti un primo lavoro e non viviamo di basket. I momenti di tensione ci sono ovviamente in un gruppo di lavoro ma il principio è che stare in palestra per innervosirci? No grazie

Coach Soave che tipo di squadra è la sua dal punto di vista tecnico?
E' una squadra nata dalle difficoltà dello scorso anno quando ad un certo punto avevamo perso dieci partite e vinte una o due. Lì abbiamo deciso di cambiare qualcosa, abbiamo pensato che non potevamo continuare a giocare come tutti. Quindi la scelta di 4 piccole e cercare di prendere molti tiri e ritmo alto. Quest’anno abbiamo seguito quel percorso con alcune nuove interpreti anche se in stagione le squadre molto fisiche ci hanno messo in difficoltà. Ma l’ecclettismo del gruppo alla fine ha avuto la meglio”.

Rosignoli lei è di Udine, c’è una soddisfazione particolare nell’aver battuto proprio la squadra della sua città?
Beh sì. Io non ho mai giocato ad Udine tra l’altro, a 16 anni ho fatto la scelta di andar via da casa per fare un certo tipo di esperienza. Oggi sono molto contenta e se mi chiedono se ho voglia di tornare a casa per ora rispondo di no. Faccio i miei complimenti alle ragazze della Delser che hanno giocato una stagione fantastica, la mia gioia è doppia e sto bene così”.

Coach Soave ci racconta la sua soddisfazione?
Doppia, tripla, quadrupla. Aver portato una squadra di paese, senza mai aver preso diritti di altre squadre fino alla serie A1 è una cosa che non avevamo mai pensato di riuscire a fare. In 25 anni abbiamo fatto passo dopo passo, ci siamo consolidati nel settore giovanile che oggi raccoglie circa 100 bambine e ragazze, abbiamo migliorato la struttura societaria. Questa promozione è arrivata per tutti noi nel momento più inaspettato per questo la festa ora ce la dobbiamo godere come si deve”.

Avete dei riti, scaramanzie particolari prima di entrare in campo?
Rosignoli:Quante ne volete? Siamo davvero campionesse in queste. Dall’inizio dell’anno non abbiamo cambiato niente della nostra routine. Chi prende la macchina per andare in palestra, chi la prende per andare allappuntamento per la partenza delle trasferte, cosa mangiare il giorno della partita. Ad un certo punto non vincevamo mai fori casa e Sofia Frustaci si è presentata ad una partita con dei pantaloni corti. Abbiamo vinto ed alla trasferta successiva nonostante fosse dicembre con un freddo pazzesco lei è tornata con quei pantaloni. Quanto a me non riesco a giocare senza la mia fascetta, in testa, e devo allacciarmi prima la scarpa destra della sinistra. Infine ho il numero 7 perché è quello che aveva mio papà. Basta?

Soave:Prima della partita mia figlia mi spruzza due gocce del profumo dell’Uomo Ragno. Ed ho sempre con me delle calze che mi ha regalato un amico e che ho indossato quando abbiamo vinto una partita importante. E poi, anche se questo non è scaramanzia ma affetto ed amore, il coinvolgimento della mia famiglia che mi sostiene in questo percorso”.

Capitan Rosignoli rimanete tutte per l’anno prossimo?
Mi piacerebbe. Molto. Giocare l’A1 è una bella soddisfazione. Ma ora sono i giorni della festa, poi ci faremo tutti e tutte molte domande e vedremo”.

Coach Soave cosa dovete cambiare per fare la serie A1 come si deve?
Intanto voglio dire che siamo il paese, il luogo più piccolo che parteciperà alla massima serie in mezzo a grandi città. Valuteremo con calma che tipo di squadre faremo sempre con l’idea di far fare esperienza alle nostre italiane. Vogliamo essere un punto di riferimento e fare i passi giusti. Sapendo che noi ci saremo sempre. Detto questo è chiaro che l’A1 ci impegnerà molto dal punto di vista dell’impatto fisico e della tattica. Cercheremo di non snaturarci ma è chiaro che dobbiamo inventarci qualcosa per rimanere noi e far giocare tutte”.

Martina Rosignoli il suo piano B dopo la carriera di giocatrice è già pronto?
Sto studiando economia. Mi piace e so bene che in quanto donne non vivremo mai solo di pallacanestro. Nel frattempo faccio l’istruttrice di basket. Ma non ho ancora deciso tutto. Credo di avere ancora tempo”.