Brooklyn Nets solidi a Philadelphia, Porter e Demin sugli scudi
La serata di Philadelphia si apre con un copione che i tifosi dei Nets stanno imparando a conoscere bene: Michael Porter Jr. in ritmo fin da subito, con quella naturalezza nel trovare il canestro che sembra quasi disarmante. Ne segna 28 alla fine, ma la sensazione è che la partita l’abbia indirizzata già nel primo tempo, quando tocca quota 25 e trascina Brooklyn sul 63-57 all’intervallo. Accanto a lui c’è un Egor Demin sempre più sicuro, sempre più dentro le gerarchie, capace di leggere i momenti e colpire quando la squadra ne ha più bisogno. Philadelphia prova a restare attaccata con un Embiid da 27 punti, nonostante un problema al ginocchio che lo costringe a rientrare negli spogliatoi per qualche minuto.
Il secondo tempo si apre con la solita fisicità di Embiid, che rientra e prova a dare una scossa ai suoi, mentre Maxey fatica tremendamente a trovare ritmo dopo la serata da 38 punti contro Dallas. Brooklyn però non si scompone: Claxton lavora sporco sotto canestro, Demin continua a muovere la palla con lucidità e Porter resta una minaccia costante dall’arco. I Nets tirano 17/46 da tre, ma soprattutto trovano sempre la soluzione giusta nei momenti in cui i 76ers provano a rientrare. Il 10-0 di Philadelphia nel quarto periodo sembra riaprire tutto, ma è solo un’illusione.
Perché proprio quando il Wells Fargo Center inizia a crederci, ecco che Demin piazza due triple che gelano l’arena e rimettono Brooklyn a distanza di sicurezza. Sono giocate da veterano, non da rookie: piedi a posto, scelta perfetta del tempo, mano morbida. È il segnale che la partita sta scivolando definitivamente verso la squadra di Vaughn, che continua a muovere la palla con pazienza e a punire ogni esitazione difensiva dei 76ers. Paul George prova a tenere viva la gara con i suoi 19 punti, Drummond lotta come sempre a rimbalzo, ma la sensazione è che Philadelphia non abbia mai davvero trovato il modo di limitare l’attacco dei Nets.
Gli ultimi minuti scorrono via senza scossoni: Brooklyn controlla, gestisce, chiude con maturità una partita che conferma la crescita del gruppo e la pericolosità del suo attacco perimetrale. Per i Nets è la terza vittoria nelle ultime quattro, un segnale importante in un momento in cui la squadra sembra aver trovato identità e continuità. Philadelphia invece deve fare i conti con la serata complicata di Maxey e con le condizioni di Embiid, uscito dolorante ma rientrato in campo. La sensazione, però, è che i 76ers abbiano ancora qualche nodo da sciogliere per ritrovare fluidità e solidità nei momenti chiave.