Treviso, Pasquini: «Da Perkins ci aspettiamo di più. Nessuno immaginava una stagione così complicata»

23.12.2025 09:47 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Treviso, Pasquini: «Da Perkins ci aspettiamo di più. Nessuno immaginava una stagione così complicata»
© foto di Rossi/Ciamillo

Il direttore sportivo della Nutribullet Treviso Federico Pasquini interviene in difesa di Tony Perkins, che arrivato da un paio di settimane a TVB non è riuscito ancora a impattare come ci si aspettava. "Ci aspettavamo un periodo di ambientamento, purtroppo il campionato non aspetta. Come non ci ha aspettato quando Weber non c'era e quando poi era ancora in rodaggio. Perkins ha grande voglia, freschezza e forza fisica, dietro e come atteggiamento ci sta dando una grande mano: noi cercavamo uno che avesse qualità difensiva ma che non togliesse minuti a Weber e Rahkman. Prima eravamo una squadra molto offensiva e molto poco difensiva, ora abbiamo una struttura completamente diversa e s'è capito anche a Udine, risalendo da un -16 in una partita decisa da episodi. Chiaro che in attacco da lui ci aspettiamo di più, soprattutto quando il 2 titolare, Rahkman, non è in serata, evidenziando così le mancanze di Tony che, non dimentichiamolo, è un rookie. Anche se poi per trovarne uno oggi che difenda e faccia 20 punti ci vuole il Mago Zurlì. Perkins in Lituania, che ovvio non è la Lba, i 20 li faceva ogni sera: speriamo non li abbia lasciati tutti lì, non dimenticando che con noi non ha fatto ancora 20 allenamenti". 

Alla domanda de Il Gazzettino se non si poteva scegliere quindi un giocatore più esperto replica: "Domanda legittima, ma eravamo a novembre, non a febbraio, quando ne serve uno pronto subito. Noi avevamo bisogno di uno esperto tra i lunghi (Radosevic, ndr) capace di aprire il campo permettendo a Pinkins di giocare in post basso, e di uno fresco da affiancare a Weber, Rahkman e Olisevicius, gente che di mestiere ne ha già, creando perciò un sistema gerarchico. Volevamo insomma una combo giovane che stesse con Torresani e Miaschi, altrimenti avremmo rischiato di tornare come con Ragland-Stephens (che a Forlì dopo due gare viaggia a 14.5 punti e 11 rimbalzi, ndr) senza trovare la quadra. Ma tutto ciò ha un senso se vinci, non se perdi, e per vincere devi difendere. Anche se resto dell'idea che la scelta di Perkins, come quella di Radosevic, abbia avuto un senso: oggi la squadra è più equilibrata, ha una spina dorsale più consistente e un'organizzazione difensiva che fa ben sperare. Poi è vero pure che con 2-10 le chiacchiere stanno a zero. Adesso ci vuole razionalità, equilibrio, cercando di sistemare ciò che è andato male a Udine e tenendo gli aspetti positivi, come quella rimonta in una situazione dove, settimane or sono, avremmo invece spaccato, ora siamo più squadra rispetto alla sosta. E' stressante non vincere mai, lo so, però bisogna restare lucidi: i tifosi li capisco, nessuno si immaginava una stagione così complicata. E sono convinto che senza quello stramaledetto infortunio di Weber a quest'ora parleremmo di un'altra Tvb. Ma niente scuse, schiena dritta e lavorare".