Charlotte Hornets, Kon Knueppel nella storia della NBA

Charlotte Hornets, Kon Knueppel nella storia della NBA

Si sapeva che era solo una questione di giorni, e alla fine la storia ricorderà che è stato proprio contro i Cavaliers che Kon Knueppel è diventato il giocatore più rapido di sempre a raggiungere quota 100 triple in carriera. Il rookie di Charlotte ha impiegato appena 29 partite per toccare questo traguardo, demolendo i precedenti riferimenti: prima di lui, Lauri Markkanen aveva dovuto aspettare la sua 41ª gara nella stagione 2017/18, mentre Keegan Murray e Luka Doncic avevano raggiunto le 100 triple alla 42ª. Per curiosità, persino Stephen Curry aveva impiegato 58 partite per arrivarci. «Credo che, prima di tutto, sia semplicemente il suo talento naturale nel tiro», ha spiegato il coach Charles Lee, parlando delle qualità del quarto scelta assoluta del Draft 2025. «Ha fondamentali eccezionali. La sua preparazione al tiro è rapida, la meccanica è pulita fino alla conclusione, sempre con grande costanza. Le sue basi tecniche sono davvero eccellenti: merito dei suoi genitori, del coach di Duke Jon Scheyer e di tutte le persone che hanno contribuito a costruire la sua tecnica di tiro.»

Un altro record nel mirino. Autore di 20 punti contro Cleveland, Knueppel è attualmente secondo nella NBA per triple segnate, dietro Donovan Mitchell ma davanti a Stephen Curry. Se resterà in salute e manterrà questo ritmo, è destinato a frantumare il record di triple per un rookie, oggi nelle mani di Keegan Murray con 206 centri. Continuando con questa media, il tiratore degli Hornets potrebbe addirittura avvicinarsi a quota 290. «Per tutta la partita lavora benissimo senza palla. Sa come trovare gli spazi quando i compagni attaccano il ferro», ha aggiunto Lee. «In transizione è sempre pronto a sprintare verso gli angoli o a tagliare centralmente, a seconda di ciò che gli viene chiesto. Quando porta i blocchi è molto dinamico: ha dimostrato di essere versatile, capace sia di aprirsi dietro l’arco dopo il pick, sia di giocare tra le linee. E penso che questo metta in difficoltà le difese e gli permetta di costruirsi tiri puliti.»