Detroit resiste alla rimonta: i Pistons gelano Portland e chiudono l’anno in trasferta

 Detroit resiste alla rimonta: i Pistons gelano Portland e chiudono l’anno in trasferta
© foto di nba.com

Per chiudere l’anno solare i Pistons iniziano un “road trip” a Ovest da cinque partite con una prima tappa a Portland, contro dei Trail Blazers in fiducia dopo tre successi consecutivi. Detroit rompe subito il ghiaccio con Jalen Duren, padrone dell’area e autore di una prova da 26 punti, 10 rimbalzi e 2 stoppate, mentre sull’altro lato Ausar Thompson, pur protagonista, paga un avvio complicato con tre falli in quattro minuti che costringono JB Bickerstaff a richiamarlo in panchina. Nonostante il problema falli, i Blazers non riescono a mettere il naso davanti: Cade Cunningham è chirurgico nei primi possessi, perfetto al tiro (4/4 nelle battute iniziali) e capace di mantenere il controllo del ritmo, così i Pistons guidano per tutto il primo quarto e chiudono i primi dodici minuti sul 30-26.

Il secondo periodo si apre con il ritorno in campo di Ausar Thompson, che si presenta immediatamente con una schiacciata poster clamorosa in faccia a Duop Reath, strappando anche il fallo del lungo dei Blazers e accendendo la panchina di Detroit. L’attacco di Portland si inceppa, le letture si fanno più lente e i Pistons approfittano del momento per allungare fino al +10, grazie soprattutto alle conclusioni di un ispirato Tobias Harris che firma il 40-30 e mette pressione sul pubblico di casa. Sidy Cissoko prova a rimettere in moto l’attacco dei Blazers con 16 punti, 3 rimbalzi e 3 assist, ma non basta per accendere una vera rincorsa: anzi, Detroit colpisce ancora e infila un parziale di 10-0 a ridosso dell’intervallo, toccando anche il +16 prima che Portland riduca leggermente il margine fino al 61-51 della pausa lunga.

Dopo l’intervallo i Pistons ripartono con lo stesso spartito: Duren continua a dominare vicino a canestro, infila due giochi da 2+1 consecutivi e allunga ulteriormente il gap, mentre Ausar Thompson vince il duello fisico con Robert Williams nella vernice, spingendo i suoi fino all’84-63 che sembra quasi indirizzare la sfida. Cissoko trova un altro buon momento personale, mette insieme sei punti in fila e prova a dare ossigeno alla rimonta dei Blazers, ma la forbice resta ampia e Portland insegue ancora di 17 lunghezze alla fine del terzo quarto, con il tabellone che recita 95-78 in favore di Detroit.
L’impressione è quella di una partita saldamente nelle mani dei Pistons, più continui e ordinati su entrambi i lati del campo.

Nell’ultimo periodo, infatti, i Blazers si accendono all’improvviso: Shaedon Sharpe sale di colpi fino a chiudere con 25 punti e 5 recuperi, e la franchigia dell’Oregon piazza un parziale di 11-2 aperto e chiuso da un poderoso schiaccione di Sidy Cissoko che riaccende il Moda Center. Sul possesso successivo, lo stesso Cissoko si prende un prezioso sfondamento che fa esplodere la frustrazione di Cade Cunningham: il regista dei Pistons protesta in maniera veemente, si vede fischiare un fallo tecnico che, sommato ai precedenti, diventa la sua sesta penalità e lo manda negli spogliatoi, lasciando Detroit senza la propria stella nel momento più delicato. Portland fiuta il sangue e continua a spingere: Cissoko pesca Donovan Clingan per la sua seconda tripla della serata, Deni Avdija (18 punti, 8 rimbalzi, 9 assist) accorcia fino al -2 e poi è Toumani Camara a trovare la prima leadership dei Blazers con una bomba dall’arco per il 100-99, prima che il motore offensivo degli uomini di Tiago Splitter si spenga negli ultimi 4'. Da lì in avanti, infatti, i Blazers non segnano più dal campo: Detroit regge l’urto, Harris riporta avanti i suoi con due liberi, Ausar Thompson ruba palla a Sharpe sulla rimessa successiva e, a 50 secondi dalla fine, chiude praticamente i conti con una tap-in dopo un errore dello stesso Harris, ristabilendo sette punti di margine; Portland non trova più risposte e la sirena finale certifica il 110-102 Pistons, interrompendo la striscia di tre vittorie consecutive dell’Oregon e lanciando Detroit nel resto del tour a Ovest con una vittoria di carattere.