Varese: se la BCL esce dalla porta, l'EuroCup potrebbe entrare dalla finestra

04.05.2023 11:30 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
Varese: se la BCL esce dalla porta, l'EuroCup potrebbe entrare dalla finestra
© foto di SAVINO PAOLELLA

Ci vuole una Coppa europea per trattenere in una squadra, pur di serie A, gli elementi migliori. La buona annata in campo della squadra di Matt Brase nella prossima stagione non sfuggirà a questa regola non scritta, e Luis Scola aveva optato per un ingresso "soft" per un club che è stato massimo protagonista nel mondo della pallacanestro con le sue Coppe Intercontinentali ma che oggi è un neofita e deve crescere con misura.

La vicenda della penalizzazione costringe a un ripensamento. Non basta essere ambasciatori della FIBA per avere credito in Champions League, ci vogliono quei risultati sul campo denominati "merito sportivo" che i mancati playoff non possono garantire. Occorre quindi che Scola e Arcieri, il Consorzio e magari anche il gruppo Pelligra, che a breve dovrebbe chiudere gli accordi di sponsorizzazione per l'anno prossimo, alzino l'asticella.

La BCL che esce dalla porta potrebbe vedere l'EuroCup entrare dalla finestra. Ma è un capovolgimento totale: la prima garantisce 6 partite più quello che viene dal superamento dei turni con una dislocazione temporale piuttosto lunga e gestibile. La seconda garantisce 18 partite di regular season con cadenza settimanale pressante. e il confronto in questo campionato con le italiane che vi hanno partecipato è illuminante.

Fin dallo scorso ottobre Dolomiti Energia, Germani e Umana sono sempre state piene di problemi, di difficoltà per allenarsi e per gestire gli infortuni, e in classifica sono sempre state dietro a una Pallacanestro Varese che si è fatta ammirare su tutti i campi. Ma lo sforzo finanziario e organizzativo per mettere in piedi una richiesta di iscrizione a ECA è multiplo rispetto a quello che era stato programmato per la Champions League.

Per un progetto simile occorrono risorse importanti. L'immagine di Scola e della Pallacanestro non escono danneggiate dal caso Tepic a meno che, dopo la pubblicazione delle motivazioni, non si voglia perdere tempo con un ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport al CONI. Bisogna essere, a nostro giudizio, proiettati subito verso il futuro e pronti a scegliere se fare il salto oppure se sia il caso di affidare a Brase una nuova e parziale ricostruzione.