LBA - Varese, Vittorelli e il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI
Scade oggi il termine per la Pallacanestro Varese per presentare l'eventuale ricorso al Collegio di garanzia del CONI, 30 giorni dopo la notifica delle motivazioni della sentenza della Corte Federale d'Appello, contro la penalizzazione ricevuta per il caso Tepic stabilizzata a -11 punti in classifica e l'inibizione per tre anni al presidente Vittorelli.
Che alla società dell'amministratore delegato Luis Scola non interessi più seguire la strada del terzo ricorso è ormai acclarato, e i motivi li avevamo spiegati ben prima della pubblicazione delle motivazioni: il Collegio di Garanzia potrebbe riservare brutte sorprese. Invece Varese adesso è già impegnata nel prossimo futuro con le conferme di allenatore e giocatori, la prospettiva di un torneo in Europa, la collaborazione con il gruppo Pelligra.
Oggi però La Prealpina lancia l'allarme: "Marco Vittorelli, ex presidente della società biancorossa, si sarebbe riservato fino all'ultimo giorno utile la decisione sulla possibilità di continuare la battaglia anche in terzo grado. Verosimilmente a titolo personale, opponendosi alla squalifica per 3 anni per aver firmato il documento attestante la mancanza di lodi in corso, con la quale la Pall. Varese ha ottenuto la licenza per disputare la serie A 2022/23."
L'azione al Collegio - se favorevole a Vittorelli - potrebbe far ritornare la sentenza alla Corte d'Appello innescando un meccanismo di scivolamento dei tempi di riforma del giudizio di secondo grado che metterebbe in stand by tutti i programmi attuali del club e l'ingresso del gruppo Pelligra. E il quotidiano locale si chiede se ne valga davvero la pena riaprire il caso.