Nove squadre al comando. Equilibrio mai visto

Will Thomas
Will Thomas

(Mario Arceri) Se la Virtus Bologna dovesse vincere stasera a Siena, resterebbe l'unica squadra imbattuta nei tre maggiori campionati italiani di basket dopo nemmeno un mese dall'inizio delle operazioni. Dovesse perdere, in Serie A - e dopo appena tre turni - non ci sarebbe più alcuna squadra senza sconfitte, ma ben dieci (su sedici) al primo posto, anche se con soli 4 punti.

Bene, mentre il calcio ci offre una Roma che vola sempre più in alto all'assalto del record assoluto di vittorie iniziali (11, il Tottenham nel 1960, cinquantatré anni fa) dopo aver eguagliato con nove successi la Juve di Capello del 2005/6 (dell'Inter con 12 la migliore serie consecutiva, l'anno successivo), il basket si distingue per il suo evidente equilibrio, almeno in queste battute iniziali. Almeno una sconfitta...

per nove squadre finora in Serie A (e possono diventare dieci questa sera, come s'è detto all'inizio), per sei squadre in Lnp Gold e per quattro in Lnp Silver, tornei che, avendo giocato quattro turni, hanno avuto un'occasione in più per selezionare meglio le forze in campo e che, avendo qualche americano sparso tra le diverse squadre, propongono sul sito della lega, curiosamente e con grande entusiasmo, gli score delle partite in inglese, note comprese.

Ma torniamo al campionato maggiore. Era stato abbastanza semplice prevedere che, al primo confronto con le grandi del campionato, due delle tre leader potessero cedere il passo. Così Caserta ha messo alle corde l'Armani ma alla fine ha dovuto cedere (77-81), così come Roma ha gettato via (82-84) ad Avellino una partita che, sotto di tredici punti, aveva ormai perso recuperandola poi fino al -2 a 7" dalla fine e tornando a regalarla con una scriteriata penetrazione di Taylor. Il clamoroso recupero era stato propiziato dalle sei triple della Virtus in quattro minuti (quattro di Goss!) tra il 35' e il 39', mentre la precedente galoppata irpina tra secondo e terzo periodo era stata guidata da Valerio Spinelli, spesso protagonista di ottime partite contro Roma, innescando Thomas e Ivanov, 45 punti, 22 rimbalzi e 80 di valutazione (sui 96 dell'intera squadra) in due, da dividersi quasi equamente.

La Virtus torna a Roma sostanzialmente delusa, paga la pessima seconda frazione di gioco, l'incapacità a contenere Thomas (39 di valutazione) e Ivanov, rimpiange la pessima esecuzione dell'azione conclusiva, ma, pur perdendo, non può non tener conto del fatto di avere sfiorato la vittoria su uno dei campi più difficili della Serie A e contro un'avversaria accreditata alla vigilia di grandi cose, confermando così la qualità del suo organico, già espressa nei primi due appuntamenti stagionali.

Nel pomeriggio, a pochi chilometri di distanza, Caserta aveva tenuto sulle spine Milano che stavolta ha armato la mano di Langford (23 punti) senza che la squadra ne pagasse le conseguenze. L'Armani ha vinto bene i due tempi centrali ed ha amministrato il vantaggio nel quarto conclusivo.

Drake Diener è decisamente in gran forma e lo ha confermato anche ieri trascinando con 29 punti (7/9 da tre) Sassari ad una larga quanto scontata vittoria  (100-87) sul Pistoia che pare decisamente poco attrezzato, almeno finora, per la Serie maggiore. Con 15 triple (su 32) messe a segno dai sardi, per Galanda e compagni c'è stato solo da alzare bandiera bianca. Come ha fatto l'altro anello debole della catena della Serie A, Cremona, che ha consentito al Brindisi, portato per mano da un Dyson stellare (31 punti) e da James (10 rimbalzi) e Campbell (21 punti), di conquistare la prima vittoria della stagione (96-74). Spazio anche per Zerini e Formenti. mentre dall'altra parte Gresta, dopo il minuto di Siena, ne ha concessi altri cinque in campo a Marchetti.

L'entusiasmo iniziale sembra spegnersi a Pesaro, battuta nettamente a Cantù (78-93), mentre Varese ha ripreso quota punendo Venezia (84-72) con un Polonara nelle insolite vesti di assist-man: ben otto, gli stessi serviti da Andrea Cinciarini alla sua Reggio Emilia nella partita peraltro perduta nettamente a Montegranaro, alla prima vittoria stagionale grazie a SuperMayo ma anche a Daniele Cinciarini che ha dunque vinto il duello con il fratello: solo cinque assist e quattro rimbalzi ma 20 punti, contro gli otto assist, gli otto rimbalzi e i 14 punti di Andrea.

Consueto sguardo ai giocatori italiani. Con una partita in meno (Siena-Bologna), è lievemente aumentata la percentuale di impiego (26% nel minutaggio, rispetto al 25.7% di domenica scorsa frutto di 875 minuti su 3300): 729 minuti in campo sui 2800 totali. E' diminuito invece il contributo in punti: il 20.7% (240 su 1158) rispetto al 22.7% di sette giorni fa (293 su 1234). Per quanto riguarda le squadre, il minimo è offerto da Cremona (5') e poi da Roma (16') per arrivare a Cantù (92') che sopravanza largamente Venezia (75 minuti per gli italiani). Vedremo stasera se i giovani virtussini  e gli esperti senesi saranno in grado di far crescere i numeri della giornata che concluderanno con il posticipo di Siena.