Dodici su tredici ma le preocupazioni di Aleksandar Djordjevic sulla Virtus Bologna

Quinta puntata del Daweball sulla Virtus Bologna
07.11.2019 12:48 di Davide Trebbi Twitter:    vedi letture
Dodici su tredici ma le preocupazioni di Aleksandar Djordjevic sulla Virtus Bologna

Ieri sera c'è stata una conferenza stampa diversa dalle altre, nonostante l’ennesima vittoria della Virtus Bologna contro i tedeschi dell’Ulm che le ha quasi garantito il passaggio alle top16 di Eurocup.

Pochi sorrisi, faccia tirata e tanta preoccupazione nelle parole per coach Aleksandar Djordjevic, dopo l’ennesima gara talloneggiante e vincente bianconera.

Beh direte sono dodici vittorie su tredici, ma la costante bipolarità e la boria dei primi venti minuti della Vnera, non sono piaciuti al tecnico serbo che l'ha ribadito ad altissima voce in spogliatoio all’intervallo.

Il suo fanatismo difensivo e di costanza è messo a dura prova dai risultati che portano una conseguente rilassatezza nell’approccio visto l’epilogo.

Così nonostante un ottimo periodo bianconero, la paura è di perdere le certezze accumulate con le vittorie per atteggiamenti che stanno diventando pian piano pessime reiterazioni.

La mancanza di traumi stanno riducendo le difese immunitarie di questa squadra che sì è spinta da grandi campioni, ma per il proseguo della stagione devono ridursi.

La Segafredo ha rincorso per tutta la gara, approcciando nuovamente male nell’incontro: lentamente e presuntuosamente al punto di trovarsi per la prima volta con 50 punti subiti all’intervallo.

E’ servita la pausa lunga in spogliatoio per svegliarla dal tepore, ma senza la tenacia necessaria per chiudere l’incontro anticipatamente.

La fisicità degli avversari europei in particolare in ala e sotto canestro, seguita dal metro arbitrale poco permissivo e alcune volte tronfio, ha portato la Virtus a completare la valicata solo a due minuti dalla fine, con estreme soluzioni.  

Saranno poi vincenti ma per i prossimi cinque o speriamo sette mesi occorre rivedere l’atteggiamento e l’approccio per evitare questi ricorrenti espedienti. 

Djorjdjevic l’ha detto perché la disciplina è un complesso di norme che vanno rispettate e soprattutto onorate e la condotta deve essere continua e soprattutto integralista.