NBA - Senza una gara nelle gambe, Zion Williamson va alla sua prima battaglia legale

NBA - Senza una gara nelle gambe, Zion Williamson va alla sua prima battaglia legale

La realtà supera ancora una volta la fantasia. Ha aspettato fino all'ultimo Zion Williamson, per procurarsi un agente per il Draft 2019. Tanto che qualcuno aveva scritto che forse, non piacendogli la destinazione New Orleans arrivata dalla Lottery, avesse pensato di rimanere un secondo anno a Duke.

Invece poi aveva preso una agenzia, Prime Sports Marketing LLC, non per la gestione della sua carriera sportiva ma solo per i suoi contratti pubblicitari. Un accordo di cui si era rapidamente pentito e ora sta cercando di annullare, con l'aiuto degli avvocati della sua nuova potente agenzia, la CAA, che gestisce anche gli interessi di Chris Paul, Paul George, Devin Booker o Donovan Mitchell.

La controversia, come si può immaginare, è complessa e Michael McCann, lo specialista in diritto di Sports Illustrated, afferma che non sarà facile per Zion Williamson rompere il primo contratto. Il rischio è di intraprendere una lunghissima battaglia legale, Gina Ford (presidente della Prime, nonché agente di Usain Bolt) potrrebbe chiedere le testimonianze nel processo di Mike Krzyzewski, i dirigenti della Nike o di Michael Jordan, come capo di Jordan Brand, per determinare la cronologia degli eventi.

Non è certo quindi che il giocatore dei Pelicans e i suoi agenti vogliano affrontare tali complicazioni e la soluzione migliore sarà probabilmente quella di trovare un accordo, e rimuovere questa spada di Damocle il prima possibile. Certo, per uno che non ha ancora esordito in NBA è davvero un record.