Sandro Gamba: "Ritmo e rimbalzi per i colpacci dell'Armani"

Sandro Gamba: "Ritmo e rimbalzi per i colpacci dell'Armani"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Davanti agli ultimi exploit di EuroLeague dell'Olimpia Milano, Sandro Gamba tiene alta l'attenzione rimarcando la sconfitta in campionato dalle colonne de La Repubblica edizione milanese, come di consueto il martedì. Il suo intervento.

"Se nessun altro lo fa, lo suonerò io il campanello di allarme per il campionato. C'è la coppa, c'è la rimonta, c'è l'entusiasmo per il nuovo assetto con Napier, c'è la possibilità di fare i playoff. Tutto vero, tutto giusto. Ma ho una mentalità da vecchia scuola. Quella che non sottovaluta nessuna partita di Serie A. Mai, contro nessuno. Farlo è da pirla, come diciamo noi a Milano.

Spero non sia il caso dell'Olimpia ma devo dire che questo sali e scendi, queste battute d'arresto contro squadre da lato destro della classifica ­ e prima di Brescia c'erano state Napoli e Reggio Emilia ­ mi lasciano allibito. Una squadra che vuole vincere lo scudetto ha il dovere di competere ogni giornata per 40 minuti.

Lo scudetto è sempre un obiettivo di prestigio, soprattutto quest'anno che si punta al trentesimo: vorrei arrivarci a vederlo sventolare sopra il Duomo, insieme alla terza stella, e mi aspetto pure un invito per la festa insieme alla squadra! Per cui, non facciamo scherzi.

Son finite le energie? Beh, anche questo sarebbe grave perché non è ancora arrivata la stagione di andare al mare a fare le sabbiature, siamo ancora nel cuore della stagione e i playoff cominceranno tra quasi due mesi.

Ci vuole animo, ci vuole attenzione: le 18 palle perse a Brescia sono un numero non accettabile, nemmeno se si prende il pallone a calci. Adesso, sfogata la mia delusione di innamorato di questa squadra, torno al mio divano a incoraggiarla per una doppia impresa esterna che sarebbe di grande prestigio e sostanza.

Le competizioni europee, badate bene, sono sempre state un mistero, fin dai tempi del mio Simmenthal o dell'Ignis. Ogni risultato è possibile e ogni anno l'asticella si alza. Quello che ha fatto vedere nelle ultime nove partite l'Armani, in difesa e in attacco, lascia ben sperare. Istanbul e Tel Aviv sono due campi complicatissimi e il pubblico si infiamma in fretta.

Bisogna evitarlo a tutti i costi e per questo Messina dovrà impostare due gare di estrema attenzione ai dettagli. Controllo del ritmo, sarà questa la chiave, oppure Efes e Maccabi sono capaci di fulminarti con tutto il talento che hanno.

Quindi, tutti a rimbalzo, anche gli esterni, in particolar modo sotto il proprio canestro. Trattamento di palla, qualità dei passaggi, guai a offrire un intercetto o un contropiede comodo. E pazienza, sfruttando tutto il cronometro dei 24 secondi alla ricerca del miglior tiro, del più equilibrato."