Americup - Un solido Brasile piega l'Argentina e si laurea Campione

La finale della Americup si è conclusa con la vittoria del Brasile sulla selezione argentina per 55-47, in una partita caratterizzata da basse percentuali e poca brillantezza offensiva da entrambe le parti.
Nonostante la sconfitta, l'Argentina chiude il torneo con segnali promettenti per il futuro, dimostrando carattere e resilienza lungo tutto il percorso fino alla finale.
Il miglior marcatore per la albiceleste è stato Fran Cáffaro con 11 punti, seguito da José Vildoza con 8 e Nico Brussino e Gonza Corbalán con 7 ciascuno. Per la verdeamarela, Yago ha brillato con 14 punti, mentre Bruno Caboco ne ha aggiunti 11.
L'inizio del match ha visto difese assenti e un continuo scambio di canestri. In questo contesto, il Brasile ha trovato più fluidità grazie ai 9 punti di Deodato, mentre l'Argentina ha cercato di attaccare con penetrazioni dal pick and roll centrale, ma con poche soluzioni di passaggio. Il primo quarto si è chiuso con un vantaggio minimo per i brasiliani, avanti 16-15, in una gara che già mostrava segni di grande imprecisione. Nel secondo periodo, l'Argentina ha continuato con attacchi statici e penetrazioni contro una difesa brasiliana compatta nella pittura. L’assenza di Juan Fernández, carico di falli, ha limitato il gioco interno albiceleste.
Yago ha guidato il Brasile con ritmo e triple decisive, portando il vantaggio a +9 (29-20). Nonostante qualche spunto di Corbalán e Vaulet, l’Argentina ha chiuso il primo tempo sotto 31-24, con un preoccupante 10/33 dal campo e 8 palle perse.
Nel secondo tempo, l’Argentina ha insistito con l’uno contro uno, senza trovare fluidità offensiva. Il Brasile ha difeso con efficacia, sfruttando i cambi e gestendo con pazienza le azioni per allungare fino al +12.
Negli ultimi dieci minuti, la verdeamarela ha mantenuto il controllo, mentre l’Argentina ha sofferto la mancanza di Fernández, infortunato alla caviglia. Un buon ingresso di Negrete e una difesa a zona hanno riacceso le speranze, ma la squadra di Prigioni non è mai riuscita a trovare il ritmo giusto. Il Brasile ha così alzato il trofeo, chiudendo una finale poco spettacolare ma sufficiente per il titolo.