Tragedia Rieti: a Pistoia la Baraonda si ferma e smentisce Improta, presidente del ONMS

La Baraonda Biancorossa si ferma. Dopo l'attacco subito domenica scorsa nel rientro dalla trasferta a Rieti con il lancio di sassi e mattoni costati la vita all'autista Raffaele Marianella, la tifoseria del Pistoia Basket ha annunciato un "periodo di riflessione". Domenica prossima il gruppo biancorosso parteciperà alla partita contro la JuVi Cremona "per osservare il minuto di silenzio in memoria di Raffaele al fine di rendere omaggio alla sua persona", e successivamente uscirà dall'impianto. La Baraonda ritiene per altro che la partita "non avrebbe dovuto essere neppure disputata". Lo stesso presidente Joe David aveva richiesto il posticipo della partita, ma "sfortunatamente non è stato possibile".
A PistoiaSport, la Baraonda ha anche smentito la ricostruzione di Maurizio Improta, presidente dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive, il quale al Corriere della Sera questa mattina ha parlato di un "ispettore della polizia scientifica della Questura di Rieti ferito dagli ultrà toscani" e del pullman "scortato da due volanti anche al momento della sassaiola". Invece, "non è assolutamente successo niente del genere", sottolinea la Baraonda, aggiungendo che "la scorta non era più presente al momento della sassaiola e nessun agente di polizia è stato ferito".
IL COMUNICATO DELLA BARAONDA
"Dopo i fatti di domenica ci sentiamo di dire qualche parola partendo proprio da quei momenti.
Al rientro da Rieti siamo stati vittime di un'azione vile e infame e crediamo che nessun altro termine possa essere usato per descrivere il lancio di due massi sul parabrezza di un pullman che viaggiava ad alta velocità.
Questo va oltre ogni limite che possa essere anche solo concepito e tutto ciò ci sta facendo riflettere su quello che è diventato il mondo del tifo e quelli che sono i valori davvero importanti.
Non abbiamo per nulla voglia, in questo momento, di tifare come se nulla fosse.
Per questo motivo ci prendiamo un periodo di riflessione. Abbiamo vissuto una tragedia che avrebbe potuto essere ancora più grave e quindi necessitiamo di tempo per metabolizzare l'accaduto e per capire come e quando tornare a tifare.
Alla partita di domenica prossima parteciperemo esclusivamente per osservare il minuto di silenzio in memoria di Raffaele al fine di rendere omaggio alla sua persona, successivamente usciremo.
Per di più riteniamo che la partita non avrebbe dovuto essere neppure disputata: per rispetto di un lavoratore e padre di famiglia tragicamente scomparso, di coloro che hanno vissuto in prima persona quei drammatici momenti e ai quali oggi si chiede di assistere a una partita come se fosse una domenica qualunque, nonché del conducente che, grazie al proprio sangue freddo, ha contribuito a salvare la vita di cinquanta persone.
Vogliamo ringraziare tutte le tifoserie e le persone che in questo momento ci hanno espresso la loro vicinanza; un grazie e un pensiero da parte nostra in particolare vanno anche a Jimmy e la sua Jimmy Travel, che ci ha accompagnato per anni in giro per l'Italia con grande professionalità. Oggi più che mai ci sentiamo grati per il servizio che ci hai offerto, e ti siamo vicini perché sappiamo quanto questa tragedia possa averti fatto male.
Comunicheremo prossimamente le iniziative a sostegno della famiglia di Raffaele."