LBF - Sabato 4 ottobre al via i campionati A1 e A2: speriamo che...

Nel fine settimana del 4 e 5 ottobre prendono il via di campionati di A1 ed A2, forse gli ultimi così incerti dal punto di vista dei numeri
03.10.2025 18:55 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
LBF - Sabato 4 ottobre al via i campionati A1 e A2: speriamo che...

Il campionato, anzi i campionati di A1 ed A2 che iniziano sabato 4 ottobre, sono dispari. Undici le squadre nella serie che assegna lo scudetto, 13 per girone nella seconda serie. Non è qui questione di numerologia o di scaramanzia: i campionati dispari sono brutti. Il fatto che una squadra a turno sta ferma mentre le altre giocano è sgradevole da tanti punti di vista. Specie nella serie A1 dove alla fine le partite si riducono a cinque. In Europa, ci ha detto Luca Andreoli, è così, massimo 10 o 12 squadre salvo la Spagna che nell'abbondanza ne schiera 16. Non è che tutto quello che succede fuori dei nostri confini sia bellissimo e da copia.

E soprattutto per il secondo anno di fila, in A1 non si poteva far diversamente. Nemmeno in A2 a dirla tutta tra ritiri, ripensamenti, rinunce ecc.ecc. La speranza è che siano gli ultimi, perché tra due anni i due maggiori campionati italiani di pallacanestro femminile, dovrebbero essere diversi: a 12, massimo 14 la A1, a 16 con girone unico la A2. Almeno così ci ha lasciato intendere il presidente della LBF, Massimo Protani, in una intervista di qualche mese fa. Dove si troveranno le eventuali due squadre in più per arrivare a 14 per ora è difficile immaginarlo visto quanto accaduto in questi due anni, ma non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta dice un vecchio proverbio.

In più c'è da pensare a come investire, non noi sia chiaro ma il movimento, i tre milioni di euro in tre anni che la Fip ha destinato alla promozione ed all'incentivo del basket delle donne. Attenzione non che un sano e corretto investimento improvvisamente metta a posto tutto ed escano fuori squadre nuove ed attrezzate per l'alto livello. Però queste risorse potrebbero davvero essere una base per costruire qualcosa di nuovo all'interno di un movimento che fatica e lo fa tanto più brilla la medaglia di bronzo degli ultimi Europei di Atene di tre mesi fa. Molti chiedono a gran voce una riforma completa e radicale del movimento, campionati, tesseramenti, parametri, tasse gara, arbitri, impianti e via dicendo. Non si può far tutto insieme e farlo bene. Bisogna, questo sì scegliere da cosa iniziare per poi dar corso al resto: avere delle priorità e delle cose che si possono fare in un secondo momento. Ma scegliere bene le priorità adesso è necessario. Come per esempio un'idea, un ragionamento su come far crescere la base delle praticanti, dalla quale le società si sentano sempre più disposte a fare sacrificati ed investimenti, e dalla quale tutte e tutti non avremmo giovamento. La concorrenza di altri sport, vincenti e soprattutto visibile a tutti, è fortissima, il basket delle donne parte un giro indietro.

Ma le donne hanno le qualità per creare novità, proporre idee, suggerire modifiche. Il mondo degli uomini ha da sempre fagocitato le scelte,  non solo nel basket e nello sport, tenendo in poco conto la mente femminile. Forse è il momento di dare più voce proprio alle ragazze, alle donne. Di coinvolgerle nel momento in cui si fanno le scelte. Niente citazione rosa o veste del genere. Ascolto, condivisione, coinvolgimento.

E speriamo che siano gli ultimi…