Pallacanestro Forlì, Pasquali sotto accusa risponde così alle critiche

C'è forte aria di contestazione a Forlì, con la squadra che si trova all'ultimo posto del campionato di pallacanestro di serie A2 2025-26, con quattro sconfitte consecutive. Il primo dirigente a essere criticato è il general manager Renato Pasquali, che è stato intervistato dal sito piazzaledellavittoria.it e che non si è sottratto al confronto, pur ribadendo che non ama dare spiegazioni pubbliche a nessuno del suo operato, che è tenuto a svolgere il lavoro affidatogli dalla società, che è l'unica con cui trattare le problematiche della squadra. Ecco un breve estratto del suo intervento.
"Essere ultimi in classifica alla quinta giornata non ha lo stesso significato che esserlo nel girone di ritorno. In questo momento è indubbio che siamo in grande difficoltà: alcune scelte fatte in estate non ci stanno dando ragione, dobbiamo capire come rimediare anche in virtù dell’assenza — o della non buona condizione fisica — di alcuni giocatori. Quando qualcuno non riesce a performare come ci si aspetta, siamo costretti a spostare altri in ruoli diversi. L’assenza, o comunque la condizione ancora non ottimale di Tavernelli, ne è un esempio ci ha costretto a utilizzare Harper da playmaker per molti più minuti di quanto avevamo previsto. Chiaramente non è questo l’unico problema, perché abbiamo altri giocatori che non stanno rendendo come ci si attendeva. Venendo però alla domanda su come si esce da questo momentaccio, noi crediamo nel lavoro e nel confronto quotidiano per trovare soluzioni. Finché ci sono opzioni, restiamo sempre positivi. Non è ancora il momento di cambiare obiettivi ma di essere realisti: siamo in difficoltà e l’obiettivo principale oggi è trovare un modo di giocare per essere competitivi con la maggior parte delle squadre che dobbiamo incontrare e con i giocatori a disposizione. Nei suoi dieci anni di vita, questa società ha fatto tanti passi avanti, alzando ogni anno il proprio livello. Abbiamo ottenuto buoni risultati e, nelle ultime tre stagioni, siamo sempre arrivati tra le prime quattro, con una finale, due semifinali e una Coppa Italia vinta. Poi, se qualcuno vuole parlare solo di ciò che non va bene, è libero di farlo: ognuno può criticare, e lo accettiamo. L’importante è che lo faccia in buona fede."