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: Vlatko Cancar e Olimpia Milano, cronistoria di un matrimonio durato 2 partite

22.10.2025 13:25 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
MERCATO: Vlatko Cancar e Olimpia Milano, cronistoria di un matrimonio durato 2 partite

La notizia era già nell'aria da ieri, ma solo questa mattina è arrivata l'ufficialità della separazione tra Olimpia Milano e Vlatko Cancar. Un'avventura durata davvero poche settimane per il giocatore sloveno, tornato in Europa nella speranza di risollevare la sua carriera. O meglio: Cancar arriva sì da cinque stagioni NBA, tutte con i Denver Nuggets, ma in questo arco di tempo ha giocato appena 143 partite totali su 410 disputate dalla franchigia NBA. L'Olimpia Milano ci ha creduto in estate, ritenendo di poter recuperare il giocatore e avere da lui di conseguenza un elemento chiave con il passare delle settimane. Invece la situazione si è complicata da subito: Cancar dopo la Supercoppa ha giocato appena 2 partite di EuroLeague, con minutaggio bassao e evidentemente limitato. Ma ripercorriamo la cronistoria della sua esperienza a Milano.

L'ARRIVO A MILANO
In estate un contratto biennale per lo sloveno. Le idee erano chiarissime. "Quando ero quando ero a Treviso, Maurizio Gherardini ha fatto sua la filosofia di trovare giocatori da rigenerare per averli per qualche anno ad alto livello", disse in sede di conferenza stampa di inizio stagione coach Ettore Messina. L'intenzione era evidentemente quella di aspettarlo: "Cancar ha enormi possibilità e l’ha dimostrato prima di infortunarsi. Ci sembra che stia recuperando bene e pensiamo che possa tornare a essere il giocatore che era. È ancora giovane e vogliamo aiutarlo perché sarebbe poi un giocatore molto forte", aggiunse il coach dell'Olimpia.

"Dopo qualche anno in NBA, sono pronto a questo nuovo passo e a iniziare questo nuovo percorso a Milano", disse invece Vlatko Cancar il giorno della presentazione. "Mi sento bene, ho avuto a che fare con tanti infortuni nel passato, ma tutto sta andando nella giusta direzione, stiamo seguendo il piano deciso con la società da quando sono arrivato. Spero di continuare così e di poter subito dare una mano. Io al posto di Mirotic? Nikola è un grande giocatore, sarebbe stupido confrontarci, un gioco diverso. Voglio essere un collante, quello che si fa trovare al posto giusto al momento giusto, fare quello che serve per vincere e mettere gli interessi della squadra davanti a quelli individuali".

I PRIMI PROBLEMI A INIZIO OTTOBRE
L'1 ottobre, ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria a Belgrado contro la Stella Rossa, Messina segnalò la prima interruzione al "progetto Cancar". "Dobbiamo recuperarlo. Ha avuto un piccolo problemino settimana scorsa", le parole del coach, che pochi giorni dopo, il 6 ottobre dopo la sconfitta con Tortona, ha aggiunto: "Cancar? Lo stiamo valutando giorno per giorno come vanno le cose. Come ha detto nell'intervista di recente - bisogna aiutarlo con un recupero importante del tono muscolare, allenamenti individuali e qualche minuto gradualmente".

L'INFORTUNIO
Invece non si trattava solo di recupero muscolare. Una settimana dopo queste ultime parole, ovvero la scorsa, Messina sottolineò come si stessere facendo "alcuni esami al suo ginocchio, vedremo nelle prossime ore. Un paio di specialisti lo stanno guardando, da parte nostra e anche fuori. Appena avremo qualcosa di specifico, lo comunicheremo". In realtà prima di queste parole, il coach biancorosso - dopo la partita contro il Monaco - riferì di un probabile "sovraccarico di lavoro che lo ha portato ad avere problemi al ginocchio operato". Evidentemente il problema è molto importante, anche perché altrimenti non si arriverebbe a una risoluzione di un biennale. La scommessa dell'Olimpia non è stata vinta, per Cancar inizia un nuovo lungo percorso di recupero.