Tragedia Rieti, decisiva la testimonianza di un minorenne. Uno degli arrestati piange e chiede scusa

21.10.2025 17:35 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Tragedia Rieti, decisiva la testimonianza di un minorenne. Uno degli arrestati piange e chiede scusa

Ci sarebbe un "supertestimone", così lo chiama Il Fatto Quotidiano, al centro delle indagini della tragedia avvenuta domenica sera dopo la partita di basket tra Rieti e Pistoia. Si tratterebbe di un minorenne che dallo spartitraffico della superstrada, insieme agli ultras della Sebastiani Rieti, ha assisto al lancio dei sassi e altri oggetti costati la vita di Raffaele Marianella, secondo autista del bus dei tifosi di Pistoia che stava rientrando a casa dopo la partita. L'ANSA parla invece di uno dei tre arrestati, quello di 20 anni. "Non siamo entrati nel merito dei fatti avvenuti domenica sera. Ho incontrato in carcere per pochissimo tempo il mio assistito. È molto provato e dispiaciuto, piange, vorrebbe chiedere scusa e parlare con i familiari della vittima", ha detto all'ANSA l'avvocato Andrea Vella, legale di Kevin Pellecchia, il 20enne finito in manette ieri sera. Giovedì sarà eseguita l'autopsia disposta dal pm Lorenzo Francia della procura di Rieti per chiarire le cause della morte del 65enne. 

 "Gli unici indagati sono 3 e sono i fermati di ieri sera". Così all'ANSA il procuratore capo di Rieti, Paolo Auriemma, smentendo la notizia che, oltre ai 3 ultras della Sebastiani basket ce ne se fosse un quarto per favoreggiamento. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, la polizia sta svolgendo ulteriori accertamenti su almeno altri 5 ultras della Sebastiani, sospettati di aver avuto un ruolo nell'agguato, in particolare si cercano due delle tre auto che avrebbero seguito il pullman, e chi c'era a bordo.