Improta: «Rieti-Pistoia, la situazione non era stata affatto sottovalutata. Il protocollo? Si mettano l'anima in pace»
Maurizio Improta, presidente dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, è stato intervistato dal Corriere della Sera dopo quanto accaduto domenica a seguito della partita tra Rieti e Pistoia di A2. «Gli scontri fra ultrà nel basket non sono una novità. Già in passato sono avvenuti incidenti che hanno coinvolto teppisti provenienti dal calcio che si erano spacciati per appassionati di pallacanestro, perché anche nel basket c'è tutta una parte extra sportiva che attira certi personaggi dei gruppi organizzati che vanno solo e soltanto dove c'è da guadagnare: merchandising, trasferte, noleggio di pullman e mini van. Una filiera estranea alla passione e ai risultati delle squadre che si muove dietro le partite. E le società professionistiche devono subito attrezzarsi per isolare i violenti e allo stesso tempo investire in steward e tornelli all'ingresso degli impianti, per non ritrovarsi in balìa dei teppisti», ha esordito Improta. «Cosa fare? Il protocollo firmato con la Federbasket, voluto anche dal presidente Gianni Petrucci, sta già dando i suoi frutti, anche se è scoppiata la protesta compatta degli ultrà di tutta Italia che ovviamente non vogliono i biglietti nominativi perché si possano fare così controlli sui requisiti soggettivi dei tifosi e impedire l'accesso sugli spalti a chi è stato daspato sia nel calcio sia nel basket e negli altri sport. Si mettano l'anima in pace, è una strada tracciata. Ed entro gennaio ci sarà anche l'allineamento informatico fra il Ced di Napoli, il Centro elaborazione dati del Viminale, e le piattaforme di ticketing per impedire proprio l'acquisto online dei tagliandi a chi non è in regola».
Improta ha anche parlato dello specifico caso tra Rieti e Pistoia, che ha portato alla morte di una persona. «Era di rischio medio, con biglietto nominativo per gli ospiti e dispositivi per evitare che le intemperanze fra opposte tifoserie potessero sfociare in qualcosa di più grave nel palazzetto. Sapevamo bene che la tifoseria estrema di Pistoia è opposta a quella di Scafati, con la quale si è già scontrata, e quest'ultima è invece vicina al Rieti. Il primo intervento delle forze dell'ordine ha evitato il peggio anche se un ispettore della Scientifica è stato ferito dagli ultrà toscani. Episodi prodromici di quello che è successo fuori. Ma vorrei sottolineare che il pullman dei pistoiesi era scortato da due volanti anche al momento della sassaiola partita non dalla strada, perché i teppisti erano nascosti nella vegetazione fitta, dove peraltro sono rimasti senza mai uscire allo scoperto, e sono poi fuggiti nelle campagne dove gli agenti delle volanti hanno inseguito e fermato i tre reatini ora sotto accusa per l'omicidio, che volevano raggiungere le loro auto parcheggiate lì vicino. Quindi la situazione non era stata affatto sottovalutata».