Luca Banchi e l'Italbasket: «Vedo una generazione che ha un grandissimo futuro»

19.10.2025 09:05 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Luca Banchi e l'Italbasket: «Vedo una generazione che ha un grandissimo futuro»
© foto di Ciamillo

Luca Banchi, nuovo CT della Nazionale, è stato intervistato da Giuseppe Nigro su La Gazzetta dello Sport. Parlando di come vede l'Italbasket, Banchi dice: "Undici dodicesimi della squadra dell'Europeo non sarà eleggibile per via delle "finestre", e per la prima partita di qualificazione avremo solo due allenamenti per costruire un sistema. Prendo la Nazionale in un momento in cui non è semplice costruire un'identità, abbiamo 50 giocatori in America tra Nba, college e high school, più chi è in Eurolega. Ma vedo una generazione che ha un grandissimo futuro: non è assurdo pensare che, quando potrà essere nella sua miglior versione, questa generazione sia destinata a competere per i massimi risultati, con me o in un altro ciclo", ha esordito Banchi. "Come lavoreremo sugli "americani"? Vogliamo farli sentire parte integrante del movimento anche se in inverno non potranno partecipare al nostro lavoro, col monitoraggio di Ricky Lois, assistente dei Knicks, già riferimento sui potenziali naturalizzabili, e ora anche con Lilippo Messina, che è a Duke, e si occuperà di scouting. Come dicono gli All Blacks, si lavora affinché il prossimo allenatore trovi la maglia in spogliatoio in una posizione anche migliore di come l'abbiamo trovata noi".

Sulla Nazionale lasciata da Pozzecco, Banchi aggiunge: "Ho trovato un ambiente con uno spiccato senso di appartenenza e desiderio di partecipazione, caratterizzato dall'empatia di Gianmarco. È stato gentilissimo e le sue parole mi hanno anticipato la passione che ho trovato in ogni dipendente della Fip. Ho figure di riferimento come Datome e Trainotti che hanno fatto un lavoro straordinario, e ho trovato nel presidente Petrucci un entusiasmo che ti travolge, con cui ribadisce ogni volta il suo livello di aspettative dal primo messaggio o chiamata del giorno: un dirigente lungimirante e ambizioso è normale che parli anche di grandi traguardi, chi ha il dna vincente stimola chi è accanto a dare il meglio. Da chi si riparte? Sulle scelte peserà la ricerca del giusto mix tra chi sta performando bene, chi ha l'età in cui la Nazionale fa parte della propria affermazione e chi con la sua esperienza potrà guidare il gruppo a capire le richieste dello staff e trasformarle sul campo".