LBA - Le metamorfosi della Dinamo Sassari secondo Stefano Sardara

Stefano Sardara ha concesso una intervista al Corriere dello Sport, raccontando la stagione di una squadra che, dal penultimo posto in classifica, è riuscita a conquistare i playoff e adesso si accinge a giocare con pieno merito la semifinale playoff. Alcune delle sue dichiarazioni.
Convinzione. Ho capito che la stagione sarebbe cambiata dopo le prime due gare di Bucchi, perse sbagliando l'ultimo tiro contro Napoli e Virtus Bologna. Abbiamo vissuto uno dei momenti più complicati da quando siamo in serie A, ma avevamo la visione chiara degli errori commessi per cui è stato più facile porci rimedio, i fatti hanno premiato le scelte fatte.
Effetto Bucchi. Piero ha personalità ed esperienza non lo scopriamo certo noi. Era la persona che serviva in quel momento per dare serenità all'ambiente. Con quelle due gare, nonostante le sconfitte, ci ha fatto capire che la squadra c'era, anche grazie agli arrivi di Robinson e il ritorno di Kruslin. Bucchi ha fatto anche molto di più, oltre al fatto di essere al cento per cento compatibile col nostro progetto. Ecco perché abbiamo prolungato il contratto sino al 2025.
Tempesta perfetta. Sono rimasto stupito della tempesta perfetta che si è scatenata quando ho detto che sarei andato via, anche se credo sia legittimo farlo per stanchezza e impegni lavorativi importanti. Il chiarimento di febbraio che ho preso, vista la disponibilità di chi mi sta vicino, probabilmente ha ridato serenità.
Adesso Milano. Ormai è quasi una classica. Milano è stata costruita per vincere lo scudetto, ma noi diamo il meglio quando ci presentiamo da underdog. Non abbiamo niente da perdere come detto da Bucchi, quindi andiamo con la voglia di fare bene consapevoli di chi abbiamo davanti. Rispetto, ma senza alcun timore.