A1 F - Oxygen, Egle Sventoraite "Basket e arte, il sogno e la fortuna di essere a Roma"

A1 F - Oxygen, Egle Sventoraite "Basket e arte, il sogno e la fortuna di essere a Roma"
© foto di Oxygen/Castoria

Egle Sventoraite è una delle giocatrici con più esperienza della Oxygen Roma Basket e coach Di Meglio punta molto su di lei per risollevare la classifica: "L'inizio di questa stagione è stato difficile, ma quasi tutte le partite che abbiamo giocato sono state molto equilibrate, decise negli ultimi possessi. C'è mancata anche un po' di furbizia per vincere alcune partite, mi viene in mente ad esempio la partita contro Ragusa. Nonostante tutto sono ottimista per il futuro, abbiamo parlato con il coach e tutto lo staff: stiamo lavorando tutti quanti verso lo stesso obiettivo. Abbiamo capito su cosa dobbiamo lavorare, ci alleniamo duramente tutti i giorni in palestra per migliorare i nostri errori e per risalire la classifica".

La partita vinta contro Repower Sanga Milano al Palazzetto dello Sport con ben 1528 persone sugli spalti è una delle note positive di questo inizio di stagione: "La partita contro Milano è stata veramente fantastica, vedere il Palazzetto pieno di persone è stato emozionante. Era la prima volta che giocavamo là e sinceramente non ci aspettavamo tutte quelle persone. Quella fantastica atmosfera ci ha dato una spinta in più, è stato come avere il sesto giocatore in campo con noi".

Egle è una grande appassionata di arte e cultura, quindi Roma per lei è una città perfetta: "Vivere a Roma è veramente fantastico, a chi non piace vivere qui? Adoro il fatto che ogni volta che esco conosco un nuovo posto, Roma è una città che offre veramente tanto. Il Colosseo e Fontana di Trevi sono in assoluto i miei posti preferiti, però anche la zona di San Pietro e Castel Sant'Angelo è incredibile. Spesso all'inizio ho fatto delle videochiamate con la mia famiglia per mostrargli le bellezze di Roma. Sono fortunata ad essere qui perché tutti sognano di venire almeno una volta nella vita a Roma".

La numero 14 deve ringraziare la mamma perché è grazie a lei se ha deciso di giocare a basket: "Stare lontana dalla mia famiglia è ovviamente difficile, ma questa è la vita che ho scelto. Tutto questo fa parte dei sacrifici che ho dovuto fare per essere qui. Sto vivendo il sogno di una bambina e non mi posso lamentare di nulla perché nessuno mi ha obbligato a fare tutto ciò. Devo ringraziare mia madre che mi ha fatto conoscere il basket quando ero molto piccola. Anche lei è stata una giocatrice professionista, mi portava sempre a vedere i suoi allenamenti quindi diciamo che sono stata un po' fortunata sotto questo punto di vista. Sono cresciuta con in mano sempre la palla da basket, era quasi la mia migliore amica (ride, ndr)".

Durante la sua carriera ha avuto la possibilità di giocare in diversi paesi: "Ogni paese in cui ho giocato è stato speciale e unico, ognuno è stato un capitolo importante della mia vita. Conoscere tante culture diverse, dal cibo ai vestiti passando anche per l'arte, è molto interessante. Mi piace molto viaggiare in linea generale, quindi questo lavoro è perfetto perché ti dà la possibilità di vedere tanti nuovi posti che magari non avresti mai visitato".