Processo Griner: si va verso uno scambio di prigionieri tra Russia e USA

Processo Griner: si va verso uno scambio di prigionieri tra Russia e USA
© foto di wnba.com

La star della WNBA Brittney Griner ha testimoniato mercoledì in un'aula di tribunale russa che un interprete fornitole durante il suo interrogatorio - al momento dell'arresto - ha tradotto solo una parte di ciò che è stato effettivamente detto e che i funzionari di polizia le hanno ordinato di firmare documenti senza fornire una spiegazione.

Secondo l' Associated Press, durante la sua testimonianza, Griner ha descritto di aver effettuato un estenuante volo di tredici ore dall'Arizona per Mosca mentre si stava riprendendo dal Covid. Ha detto che ancora non sa come l'olio di cannabis per il quale aveva una prescrizione medica sia finito nella sua borsa, spiegando che aveva fatto le valigie in fretta mentre era molto stressata.

Brittney Griner ha anche testimoniato di aver sofferto di dolori per gli infortuni subiti durante la sua carriera nel basket, sottolineando che l'olio di cannabis è ampiamente utilizzato negli Stati Uniti per scopi medicinali e manca degli effetti collaterali negativi comuni con altri antidolorifici. La prossima udienza del processo a Griner è prevista per il 2 agosto. Il verdetto del processo è atteso intorno alla metà del mese, con la cestista che rischia fino a dieci anni di carcere.

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha reso noto ufficialmente che gli USA stanno trattando il rilascio della Briner e di Paul Whelan, che è incarcerato in Russia per spionaggio in uno scambio che rimanderebbe in Russia un certo Viktor Bout, noto come "trafficante di armi". Il Wall Street Journal riporta che il ministero degli Esteri russo sta negando le affermazioni del Segretario di Stato su quella proposta di scambio di prigionieri, dicendo di non aver ricevuto nulla formalmente.