Affrico-Gazzetta: la storia di un trasferimento che si poteva fare prima di...

16.12.2013 12:28 di Umberto De Santis   vedi letture
Affrico-Gazzetta: la storia di un trasferimento che si poteva fare prima di...

Stamattina su ilcittadinoonline.it quotidiano locale internet di Siena, è apparso il seguente articolo dal titolo "Affrico e Mens Sana: si può, si poteva, si sarebbe potuto" che affronta le problematiche generate dal comunicato stampa dell'Enegan Affrico Firenze a proposito di una querelle con la Gazzetta dello Sport che denunciava un tentativo di trasportare il titolo sportivo della Mens Sana Basket da Siena a Firenze, approfittando delle presunte difficoltà della società senese, alle prese con una crisi finanziaria che la potrebbe condurre al fallimento. L'articolo porta la firma Red che sta ad indicare la redazione del giornale. L'inchiesta della Gazzetta e del Cittadinoonline.it certamente renderà impossibile l'eventuale volontà di proseguire nel disegno. La libertà di stampa è importante?

SIENA. Il comunicato dell’Affrico Firenze che smentiva il “trasferimento occulto a Firenze” della Mens Sana Basket, come scritto invece da Luca Chiabotti della Gazzetta dello Sport, rientra nella categoria del “poteva essere, ma non sarà più”. Alla fine di giugno 2012, precisamente il giorno 19, si costituisce nello studio del notaio Alfredo Mandarini di Siena (non ci sono notai a Firenze?) la società “Affrico Basket Firenze Società sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata” con sede a Firenze in viale Manfredo Fanti 20. E’ la società che partecipa al campionato di LNP Adecco Silver della stagione 2013-14 e che sarà a Siena il 29 dicembre 2013 per vedersela con Roseto Shark per indisponibilità del PalaMandela.

Ne fa parte come socio il signor Pierluigi Zagni, che viene poi nominato alla carica di Consigliere d’Amministrazione. Dunque una personalità importante, all’interno della società fiorentina. Zagni è genero del consigliere d’Amministrazione e general manager della Mens Sana Basket Spa Ferdinando Minucci, ed è amministratore dell'azienda Best Solution, legata a doppio filo mediatico e promozionale con la Mens Sana: “E' grazie ad ABS che la Mens Sana Basket si è aggiudicata il prestigioso GOLD DEVOTION MARKETING AWARD 2007-08”, si legge sul sito della Best Solution; “Nella stagione 2006/2007 Mens Sana Basket lancia il Progetto Basketball Generation, progetto che ha seguito la nostra agenzia fin dai suoi esordi”, si legge ancora a proposito del BBG. La Best Solution ha sede in Viale Sclavo a Siena, proprio di fronte agli impianti della Mens Sana, e risulterebbe partecipe di operazioni finanziarie con la società di basket e con la Brand Management di Rimini, la ditta a cui sono stati ceduti i diritti d’immagine della Mens Sana per una cifra che supera abbondantemente gli otto milioni di euro (8.419.837,00).

Soldi finiti nel bilancio della Mens Sana, di cui 1,8 per pagare una voce "varie" che nella nota integrativa vengono incolonnati come "debiti tributari" forse anche in riferimento alla multa sulle irregolarità del contratto di Benjamin Eze, come è stato scritto da più parti, 336.897,00 finiti come utile dell'esercizio, mentre gli altri 6 milioni spariti presumibilmente nella voragine di 6,4 mln di salari e stipendi oltre a 12 mln di "servizi" che nella nota integrativa ci si guarda bene dallo specificare. Quanto costano gli ingaggi dei giocatori? Domanda la cui risposta sa soltanto forse la Guardia di Finanza, ma che ignorava anche il collegio sindacale nel suo specifico.

Non uno qualsiasi insomma, non un consulentino ingaggiato per organizzare tornei per under 14, e nemmeno per curare il restyling del sito internet della società fiorentina, come l’Affrico ha inteso far passare lo Zagni nel suo comunicato: “La società Enegan Affrico Firenze inoltre si è avvalsa delle competenze del signor Pierluigi Zagni per operazioni di marketing sul territorio nell'ottica dI un'auspicabile crescita…”. Macché competenze di marketing: stiamo parlando di un socio fondatore e consigliere d’amministrazione. Siamo d’accordo che conflitto d’interessi ed etica in queste triangolazioni affaristiche al tempo di oggi lasciano indifferenti tutti, organi federali compresi, e che non essendo ancora arrivata a termine l’operazione Timeout della Guardia di Finanza nessuno è autorizzato a trarre personali conclusioni giudiziarie. Ma l’Affrico non può negare l’evidenza delle sue scelte societarie: se per qualche motivo fosse successo qualche grave fatto a Siena che avrebbe potuto interrompere la gloriosa attività della Mens Sana, a Firenze c’era un solido aggancio per avviare un discorso di trasferimento dei diritti, del nome e del blasone della principale società del basket senese. Col beneplacito dei regolamenti, articolo 128.

Solo che queste regole valevano nell’estate 2012. Gianni Petrucci, il 12 gennaio 2013, è stato nominato presidente della Fip, la Federazione Italiana Pallacanestro. Uno dei suoi primi atti, datato 9 marzo 2013, è la delibera numero 367/2013 che cassa dall’articolo 128 i paragrafi 3,4,5,6 lasciando in essere soltanto il numero 2: “Il titolo sportivo non può essere in nessun caso oggetto di cessione o di valutazione economica”. Fine delle trasmissioni, oggi il titolo sportivo potrà essere revocato alla Mens Sana nel caso di fallimento, ma quando il notaio Mandarini a Siena certificava la nascita dell’Affrico SSD a rl si potevano fare ben altri progetti. Oscuri, naturalmente, proprio come scrive l’Enegan Affrico.