Tramonto romano: Pallacanestro Virtus Roma e Virtus Roma 1960 si sfidano in tribunale?

La società fondata 61 anni fa vuole difendere il suo marchio da quella appena nata che ha messo l'anno di nascita nel nome...un pasticcio triste
06.10.2021 10:10 di Eduardo Lubrano Twitter:    vedi letture
Tramonto romano: Pallacanestro Virtus Roma e Virtus Roma 1960 si sfidano in tribunale?

Quella che già era una brutta faccenda per la pallacanestro romana e nazionale – il ritiro della Pallacanestro Virtus Roma dal campionato di serie A nel dicembre di un anno fa – si contorna col passare dei mesi di altre situazioni difficili. Ad aprile 20201 la nascita della Virtus Roma 1960 ad opera del patron della Petriana Basket, Maurizio Zoffoli e dell’ex capitano della Pallacanestro Virtus Roma, Alessandro Tonolli. Sin dalla prima immagina diffusa sui sociale l’impressione era che la nuova società strizzasse più di un occhiolino a quella vecchia: gli stessi colori, il nome simile se non fosse per l’eliminazione di “Pallacanestro” e l’aggiunta di “1960” l’anno nel quale 4 eroici personaggi fecero nasce la Pall.Virtus Roma; il logo che ad una prima occhiata rimandava molto a quello diciamo così originale.

Nessun trasferimento di società, di titoli, di numero di affiliazione e soprattutto nessun saldo degli oltre 600mila euro di multe e rate non pagate che la società di Claudio Toti deve alla Federazione per riavere l’affiliazione (tutto questo fino alla fine del prossimo messe di febbraio 2022 poi ci sarà il nulla per il vecchio club). Ed ancora, di nuovo soprattutto silenzio assoluto tra le due società, come se fossero due club che fanno sport diversi, in città diverse, che non si conoscono: forse Tonolli una telefonata a Toti la poteva fare, si sarebbe reso il nuovo percorso molto più facile e sereno.

Comunque lo stato delle cose oggi è che la Virtus Roma e non Claudio Toti – c’è un liquidatore dunque l’ex presidente non può e non deve fare nulla – contesta al nuovo club la violazione dei diritti di esclusiva sul marchio, in via legale. In via giudiziale se da parte di Zoffoli e Tonolli non interverrà un cambiamento loro sponte.

La società di Claudio Toti che detiene le azioni della Pallacanestro Virtus Roma è del marchio stesso, regolarmente depositato e registrato presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi a partire dal 2003. Presso il quale perché ci sia una corretta iscrizione, è conditio sine qua non che nel nome del nuovo marchio ci sia una “novità”, cosa che ad un occhio profano nel caso specifico non sembra esserci.

La Pall. Virtus Roma seguirà anche la via legale con la Federazione Italiana Pallacanestro e se sarà necessario, farà una causa civile appellandosi all’articolo 700 del Codice Civile che recita “chi ha fondato timore che, durante il tempo oc corrente per far valere il proprio diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente ed irreparabile, possa richiedere con ricorso il provvedimento d’urgenza più idoneo ad assicurare in via provvisoria gli effetti della decisione sul merito”.

Questo lo stato delle cose ad oggi, 5 ottobre. Nessuno a Roma aveva bisogno di tutto questo. E non c’è da fare schieramenti ideologici o di parte. Magari c’è da fare una telefonata che come recitava una pubblicità di qualche anno fa, può allungare – in questo caso migliorare – la vita di tutti.