Saliou e Cheichk, i fratelli Niang possono essere il futuro della Nazionale

L'EuroBasket 2025 è una delusione per l'Italia, che chiudendo all'11esimo posto registra il terzo peggiore dato nella sua storia agli Europei. Tra le note migliori del torneo indubbiamente Saliou Niang, probabilmente MVP Azzurro ad appena 21 anni. La crescita del nativo di Dakar è impressionante, partita dopo partita. Lanciato da Trento, ora nel suo futuro più vicino c'è la Virtus Bologna, poi chissà per la NBA, sicuramente ora più vicina. Arriva da Mandello del Lario, un Comune di 1863 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia. Fuori il centro sportivo un cartello: «Abbiamo un campione NBA in città». È la dedica per Saliou, scelto all'ultimo Draft dai Cleveland Cavaliers. La franchigia a stelle e strisce manterrà i diritti su di lui, e lo ha visionato anche durante EuroBasket a Cipro. "Era il 2018 quando Federico Politi, allora alla Fortitudo, lo scoprì a Mandelio del Lario. Magro, braccia infinite, occhi di chi vede il canestro prima degli altri. Cantù e Treviso lo volevano, Milano lo mise alla prova A Bologna arrivò con calzettoni olimpia, al primo allenamento si presentò cosi. Ma nel giro di poche settimane divenne il leader degli under16, poi degli under17. Una carriera in ascesa. Fin da piccolo. "Ha la capacità di adeguarsi subito — ha ricordato Politi —, per me Niang è un predestinato», scrive il Domani.
Aggiunge il Domani: "Ma il cammino non è stato diritto. Nel ritiro con la prima squadra, a 16 anni, si ruppe tre legamenti della caviglia. Due anni di fatica, di dubbi, di dolore nascosto persino ai genitori per non ferirlo. «Momenti che ti cambiano la vita», ricorda Politi. Niang ne uscì più forte. Foche settimane fa, contro la Spagna il destino sembrava dovergli fare un'altra imboscata Salto, rimbalzo in difesa, e ricaduta sulla caviglia Una distorsione che ha portato Niang a saltare la sfida contro Cipro e a giocare quella contro la Slovenia: sappiamo tutti com'è andata. A Trento, nel 2023, la svolta. All'inizio applaudiva da bordo campo. Poi coach Galbiati lo provocò: «Hai le palle?». «Sì», rispose lui. Quella sera debuttò da titolare in Eurocup. Non è più uscito dal parquet".
I fratelli Niang - La Spagna ha avuto gli Hernangomez, prima i Gasol, la Grecia gli Antetokounmpo, ora potrebbe toccare all'Italia. Perché insieme a Saliou c'è il promettente fratello Cheichk, che in questa pre-season con la maglia della Dolomiti Energia Trentino ha confermato di essere pronto a fare il suo esordio in Serie A. Neanche 17 anni, ha già fatto vedere tutte le qualità e la personalità giusta per avere successo anche tra i grandi. E chissà che coach Cancellieri non gli dia da subito spazio durante questa stagione.