Dan Peterson: «Sugar Richardson alla Virtus per Bob Hill. E conquistò subito Porelli»
Dan Peterson ha ricordato a Il Carlino Ray Sugar Richardson. Era direttore generale della Virtus Bologna nel 1988, quando Richardson arrivò in Italia. "Sono stato io a firmarlo? Se dicessi sì mi prenderei un merito che non è mio. La storia è un po' diversa. Anche se ci ho messo lo zampino", dice Peterson, che rivela un retroscena: "L'intuizione è di Bob Hill, coach della Virtus, che aveva lavorato anche con i Knicks. Conosceva la storia umana di Sugar, sapeva che in Europa, magari, poteva giocare. Io? Faccio un altro passo indietro. Il Grande Slam con Milano. Giochiamo a Tel Aviv e facciamo proprio un allenamento con Sugar. Bandito dalla Nba, ma non dal resto del mondo. Sapevo che era buono. Così, quando Bob me ne ha parlato, ho sposato l'idea. E l'ho riferita all'Avvocato. Mi disse sì. Fu amore a prima v ista. Gli piaceva il suo spirito libero. Dire che lo adorava è dir poco".
Sottolineando questo aspetto, Peterson aggiunge: "Sugar amava il numero 20, la Virtus gli propone la numero 14. E Micheal dice no. Vado dall'Avvocato, che ligio all'idea che la numerazione andasse dal 4 al 15 fa fuoco e fiamme. E dice no. Prima la sfuriata. Poi dopo cinque minuti mi chiama e mi dice: 'diamogli la 20'. E la 20 fu. L'Avvocato, ripeto, lo adorava. Era un cavallo indomabile e a Gigi piaceva per questo. Vado avanti: siamo a Roma, All Star Game. Sugar segna 50 punti, credo che sia ancora un record e vince il premio di mvp. Chi credete che abbia poi avuto la targa? Sì, ma nel dopo gara l'aveva già regalata all'Avvocato. Si volevano bene".
Sugar straordinario: "Furono bravi Bob Hill prima ed Ettore Messina poi. Lo misero in condizione di rendere al massimo. Al suo fianco Clemon Johnson che caratterialmente era l'opposto. Poi Villalta, Bonamico, Brunamonti. E Gallinari che aveva giocato con grandi campioni e Binelli, che aveva dimestichezza con la lingua. Era una bella squadra. Ci metto anche mia moglie Laura. Sugar aveva seri problemi ai denti. Grazie a Laura risolvemmo la questione. Aveva doti umane notevoli".