NBA ed i problemi di EuroLeague. Perché Milano è «aperta a sentire tutte le proposte»
In casa Olimpia Milano, Ettore Messina parla anche di NBA Europe nella settimana in cui è stato confermato il coinvolgimento di Milano nella futura competizione. "Che l'Olimpia sia un obiettivo importante per la NBA è una cosa che penso faccia molto piacere alla proprietà, un'altra riprova dell'apprezzamento per tutto l'impegno che la famiglia Armani ha fatto per la pallacanestro. Poi penso sia un bel riconoscimento per la città e la storia del club. Per quanto riguarda il resto, credo che la NBA stia anche intervenendo con energia sul piano della comunicazione, per far sapere che ha un piano e voglia portarlo avanti con tempi sufficientemente rapidi. La nostra posizione, la mia posizione è molto semplice: abbiamo in EuroLeague un prodotto cestistico di altissimo livello, partite per livello, intensità, dramma, passione dietro solo ai playoff NBA. Poi però come leggi che il Real Madrid perde 38 milioni per fare la stagione di EuroLeague, e quando vedi che qui abbiamo problemi di ricambio di giocatori tra NIL, NBA con two-ways e gli altri contratti... Abbiamo un problema molto serio dal punto di vista economico".
E prosegue: "In più c'è il problema palese che è bellissimo avere 20 squadre, però come diceva il famoso film degli anni 70' "Non si uccidono così anche i cavalli": i sono stati 60 infortuni dalla fine di settembre a oggi. Tra strappi, crociati e compagnia bella. Da questo punto di vista queste cose non possono continuare. Ci vuole un modello, un ecosistema che riesca a mettere insieme le esigenze sportive bellissime insieme a quelle economiche e a un calendario armonizzato. Noi siamo aperti a sentire tutte le proposte, poi la proprietà valuterà cosa fare".