I Clippers ribaltano Portland con un secondo tempo travolgente
A Portland sembrava la serata giusta per firmare un colpo pesante: i Blazers scappano più volte, toccano anche la doppia cifra di vantaggio e vanno all’intervallo avanti 62-56, ma alla lunga devono arrendersi alla qualità e all’esperienza dei Clippers. Finisce 119-103 per Los Angeles, che così centra la terza vittoria consecutiva grazie a un secondo tempo da manuale: 63-41 di parziale complessivo dopo l’intervallo e un terzo quarto che cambia completamente il tono della partita. James Harden è il metronomo e il killer allo stesso tempo: 34 punti, tiri pesanti nei momenti chiave e la sensazione costante di avere in mano il ritmo della gara. Accanto a lui Brook Lopez vive una notte da ricordare, chiudendo con 31 punti e soprattutto un clamoroso 9/14 dall’arco, suo nuovo massimo in carriera per triple a segno, mentre Kawhi Leonard mette il sigillo definitivo con 28 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, 18 dei quali arrivano nel solo quarto periodo.
L’inizio è tutto dalla parte di Portland, che aggredisce la gara con energia e trova da subito risposte convincenti dal proprio attacco. Dopo che i Clippers hanno ricucito il primo strappo fino al 52-50, i Blazers rispondono con un 9-0 che riaccende il Moda Center: parziale chiuso da una schiacciata in contropiede di Shaedon Sharpe per il 61-50, che costringe la panchina di Los Angeles al timeout. La pausa però fa bene agli ospiti: al rientro, Harden si guadagna un gioco da tre punti e poco dopo Kobe Sanders colpisce dall’arco, riducendo il margine a un più gestibile 62-56 all’intervallo. È il primo segnale reale che, nonostante le fiammate dei Blazers, i Clippers hanno ancora pieno controllo emotivo della gara e sono pronti ad alzare la pressione nel momento giusto.
Il vero giro di vite arriva nella ripresa. Un libero di Donovan Clingan porta Portland sul 71-59 a 8'16" dalla fine del terzo quarto, eguagliando il massimo vantaggio dei padroni di casa. Poi, per qualche minuto, si gioca in un deserto offensivo da entrambe le parti, finché proprio i Clippers non decidono di ribaltare il tavolo. Lopez infila la sua settima tripla per il 72-67, il coach ad interim dei Blazers Tiago Splitter si prende un tecnico che Leonard converte per il 72-68, e da lì l’inerzia cambia definitivamente. Harden mette due liberi e una penetrazione al ferro per il 72-72, mentre Lopez firma il primo sorpasso Clippers con l’ottava tripla per il 75-72 a 3'23" dalla sirena del quarto, e poi allunga ancora sul 78-72 con la nona bomba della sua serata. Non è finita: con 1'06" sul cronometro, un gioco da quattro punti di Harden spinge il margine sull’85-77, completando un devastante parziale di 19-1 che di fatto spezza la resistenza di Portland e consegna a Los Angeles il volante della gara.
Nel quarto periodo nella metà campo offensiva dei Clippers c’è soprattutto la firma di Kawhi Leonard. L’ala si prende il palcoscenico e colpisce in tutte le maniere: la giocata-simbolo è una schiacciata feroce in faccia a Clingan per il 95-86, fotografia perfetta del cambio di gerarchie fisiche e mentali in campo. Portland ci prova ancora, con Deni Avdija che mette un canestro per riportare lo svantaggio a sette lunghezze, ma il serbatoio dei Blazers sembra ormai vuoto. I Clippers rispondono con uno strappo da sei punti che spinge il punteggio sul 101-88 con 8'19" da giocare, e da lì in avanti si limitano a gestire, amministrando un vantaggio sempre in doppia cifra fino alla sirena. Avdija chiude una partita di grande sostanza con 27 punti, 8 rimbalzi e 8 assist, ma il suo sforzo non basta a compensare il crollo della ripresa da 63 punti subiti nel secondo tempo