Il segreto di Nikola Jokic? «Ho smesso di parlare con gli arbitri»
Nikola Jokic ha riscritto la storia della NBA guidando i Denver Nuggets alla vittoria contro i Minnesota Timberwolves grazie a una mostruosa tripla doppia da 56 punti. Questa prestazione colloca il centro serbo al terzo posto nella classifica dei migliori marcatori di sempre nel Christmas Day, posizionandosi subito dietro a leggende del calibro di Wilt Chamberlain e Bernard King. Nonostante l'impresa statistica, Jokic ha mantenuto il suo consueto profilo basso, commentando laconicamente: "Ho fatto una buona partita. Tutto qui". Il "Joker" ha inoltre sminuito le voci su un'accesa competizione tra le due franchigie, pur lodando la tenacia degli avversari: "Onestamente non credo in queste cose, se anche questa 'rivalità' dovesse esistere. Per me è solo un'altra partita. Sono una squadra difficile da battere, nemmeno loro si arrendono".
Analizzando la gara, l'MVP ha voluto sottolineare lo spirito di sacrificio del suo gruppo, capace di resistere per quasi un'ora di gioco effettivo nonostante le assenze: "Questa squadra davvero non molla mai, è una cosa che ho detto così tante volte che ormai sono diventato noioso. Ma crediamo in noi stessi e abbiamo creato un parziale di 6-0 in 30 secondi, che ci ha dato un po' di respiro. Ci mancavano alcuni giocatori e abbiamo combattuto per tutti i 53 minuti". Infine, Jokic ha rivelato un fondamentale aggiustamento mentale rispetto alla passata stagione, spiegando un cambiamento nel suo atteggiamento in campo: "Il fatto che ho smesso di parlare con gli arbitri. Non voglio perdere la testa e la concentrazione su qualcosa che non posso cambiare", ha concluso la stella dei Nuggets.