Lakers, il post-gara di Redick è durissimo. E promette un allenamento «scomodo»
Un Natale da dimenticare per i Los Angeles Lakers, travolti 119-96 dagli Houston Rockets nella gara del giorno di Natale, una sconfitta pesante che ha fatto emergere tutti i problemi del momento. Per Los Angeles è stato il terzo ko consecutivo e il sesto nelle ultime dieci partite, un tracollo così netto da spingere coach JJ Redick a mettere apertamente in discussione la professionalità della squadra. «In questo momento non ci teniamo abbastanza – ha dichiarato – ed è questa la cosa che dà più fastidio. Non ci teniamo abbastanza da fare le cose necessarie. Non ci teniamo abbastanza da essere professionisti».
La prestazione è stata a senso unico sin dal primo quarto, con Houston avanti di 14 punti e mai realmente in difficoltà, mantenendo la doppia cifra di vantaggio per tutto il secondo tempo. Redick non ha cercato attenuanti: «Le due parole chiave della giornata erano impegno ed esecuzione. Quando facciamo entrambe le cose ad alto livello siamo una buona squadra di basket. Quando non lo facciamo, siamo una pessima squadra. E stasera siamo stati una pessima squadra, fin dall’inizio». La situazione è talmente preoccupante che l’allenatore ha annunciato un intervento immediato: «L’allenamento di sabato – l’ho detto ai ragazzi – sarà scomodo. La riunione sarà scomoda. Non ho intenzione di fare altre 53 partite così».
Il rientro di Luka Dončić, reduce da un problema al polpaccio sinistro, non ha cambiato l’inerzia. Lo sloveno ha perso tre palloni nei primi due minuti di gioco e ha chiuso con 25 punti e 7 assist, ma anche con 6 palle perse, il dato peggiore della squadra. Houston ha dominato a rimbalzo (48-25, con 17 offensivi), sfruttando ogni errore dei Lakers. Dončić, nel post partita, ha ammesso le difficoltà: «Non so cosa debba cambiare, ma sicuramente qualcosa deve cambiare. Penso che siamo stati travolti nelle ultime tre partite. Sembra davvero brutto. Dobbiamo capirlo, è quello che dobbiamo fare. Dobbiamo parlarne, tutti devono parlarne. So che JJ ha detto che sarà scomodo per tutti, ed è giusto così». Poi ha aggiunto: «Tutti devono dare uno sforzo migliore, a partire da me».
A complicare ulteriormente il quadro c’è stato l’infortunio di Austin Reaves, uscito all’intervallo per un fastidio al polpaccio sinistro e in attesa di una risonanza magnetica. LeBron James ha segnato 18 punti ma ha fatto registrare il peggior plus-minus della sua carriera ai Lakers (-33 in 34 minuti), mentre diversi veterani hanno evitato di parlare con i media. A farlo sono stati due comprimari, Jake LaRavia e Jarred Vanderbilt. «Forse c’è una sorta di disconnessione in questo momento – ha detto LaRavia – non so cosa sia, ma dobbiamo riuscire a rimettere tutto in ordine e tornare sulla strada giusta». Vanderbilt, uno dei pochi positivi in campo, ha parlato di un momento cruciale: «Alla fine certe cose devono essere dette e certe cose devono essere fatte. Dobbiamo comunicare ed essere pronti ad accettarlo, che sia una critica. Servono conversazioni dure. Non vogliamo che questa situazione continui: ora sono tre sconfitte di fila, ma non vogliamo che la direzione resti quella sbagliata».