Spurs, è 3/3 contro i Thunder: la corsa al record complicata dai texani

I San Antonio Spurs si confermano ufficialmente la "bestia nera" dei campioni in carica, infliggendo agli Oklahoma City Thunder la terza sconfitta in sole due settimane dopo i precedenti successi in NBA Cup e nella gara di martedì scorso. Con un netto 117-102, i texani hanno dominato lo scontro al vertice della Western Conference, cogliendo l'ottava vittoria consecutiva grazie ai 29 punti di uno scatenato De'Aaron Fox, capace di spaccare la partita già nel primo tempo, e alla solida doppia doppia da 19 punti e 11 rimbalzi di Victor Wembanyama. La difesa degli Spurs è stata la chiave di volta, tenendo l'attacco di OKC al 38,9% dal campo e dimostrando ancora una volta di avere la ricetta perfetta per mandare in crisi la capolista.

Per i Thunder, quella che sembrava una stagione inarrestabile (partenza record di 24-1) ha trovato un ostacolo insormontabile proprio nei rivali di division: tre delle ultime quattro sconfitte sono arrivate per mano di San Antonio. Nonostante l'MVP in carica Shai Gilgeous-Alexander abbia segnato 22 punti, estendendo la sua striscia record a 102 gare consecutive sopra quota 20, ha faticato enormemente al tiro (7/19), soffocato dalla pressione avversaria. Dopo un buon avvio, i padroni di casa sono crollati sotto i colpi di Fox e del giovane Stephon Castle (19 punti e 7 assist), rendendo vani gli sforzi sotto canestro di Chet Holmgren e Isaiah Hartenstein e scivolando progressivamente fino al -16 che ha chiuso la contesa.