Real Madrid piegato dall'AS Monaco nonostante il dominio di Tavares
Nel Principato è andata in scena una partita che, per un tempo, è sembrata quasi una sfida privata tra Walter Tavares e l’intero AS Monaco. Il centro capoverdiano ha chiuso la prima metà con 15 punti e la sensazione di poter dominare da solo la serata, ma alla distanza la squadra di Spanoulis ha trovato gli aggiustamenti giusti, soprattutto nel modo di attaccare e coinvolgere il gigante blanco in difesa. Quando i monegaschi hanno risolto il rebus sotto canestro, la gara ha cambiato completamente volto: ritmo alto, attacco corale e quella sensazione di controllo che ha portato il tabellone fino al definitivo 100-95, seconda vittoria consecutiva e record che sale a 11-7, mentre la Real piomba sul 10-8 e continua a fare fatica in trasferta (3-7 lontano dalla Spagna).
A guidare la rapsodia offensiva del Monaco è stato soprattutto Elie Okobo, miglior marcatore con 22 punti (7/11 da due, 5/5 ai liberi) e presenza costante ogni volta che serviva una giocata per spezzare l’inerzia. Attorno a lui, però, c’è stata una vera e propria polifonia offensiva: Mike James ha firmato 15 punti, Nemanja Nedovic ne ha messi 12 con grande pulizia nelle scelte (3/4 da due, 2/2 da tre), mentre Matthew Strazel ha portato punti pesanti dall’arco, trasformando le sue triple in momenti-chiave. Completa il quadro la solidità di Alpha Diallo, che ha riempito il tabellino con punti e rimbalzi, e la presenza di Nicola Mirotic, che con i suoi 10 punti ha offerto quel tipo di “peso specifico” tecnico che si sente in ogni possesso importante.
Dall’altra parte, il Real ha provato a restare aggrappato al match grazie alle fiammate dei suoi leader. Facundo Campazzo ha interpretato la partita a modo suo, con un mix di regia e aggressività offensiva che lo ha portato fino a 28 punti con uno strepitoso 6/7 da tre e 10 assist, firmando il consueto kermesse di letture e pick and roll. Tavares ha chiuso a quota 21 punti (9/15 da due) con 11 rimbalzi, ancora dominante ogni volta che ha ricevuto la palla profonda. In doppia cifra anche Dzanan Musa/“Chima” Okeke* con 12 punti e ottime percentuali sia da due che da tre, ma la sensazione è che, appena Monaco ha alzato il livello di energia sui due lati del campo, i blancos siano rimasti troppo dipendenti dalle invenzioni del loro asse play-pivot per poterla davvero ribaltare.
La chiave, alla fine, è stata proprio la gestione del secondo tempo: il Monaco ha saputo cambiare marcia, sfruttando la sua profondità e quella capacità di alternare protagonisti che fa la differenza in una stagione lunga di Eurolega. Tra terzo e quarto periodo, i padroni di casa hanno costruito più volte la doppia cifra di vantaggio, colpendo da fuori con Strazel e Mirotic, e punendo ogni esitazione difensiva del Real con letture semplici ma efficaci. Anche quando Campazzo ha provato il classico assalto finale, infilando triple e tenendo vive le speranze dei blancos negli ultimi possessi, la squadra di Spanoulis non ha mai perso completamente il controllo emotivo del match, chiudendo la serata sul 100-95.