Bulls-Nuggets 130-127: Chicago spezza la striscia di Denver, panchina decisiva
Reduci da una doppia overtime persa contro i Jazz, i Bulls chiudono il back-to-back espugnando Denver e interrompendo la striscia di sette vittorie consecutive dei Nuggets: 130-127, al termine di una gara in cui la panchina di Chicago cambia l’inerzia sin dal primo quarto.
Avvio complicato per Nikola Jokic (1/7 al tiro in apertura, poi 36 punti, 18 rimbalzi, 13 assist), con i Nuggets a secco negli ultimi due minuti del primo periodo e Bulls avanti 30-28 alla prima sirena.
La siccità offensiva di Denver continua nel secondo quarto e Chicago piazza un 8-0 spinto dal terzo canestro pesante di Jevon Carter (15 punti, 5/10 da tre), prima che il timeout di David Adelman e le iniziative di Jalen Smith (16 punti, 8 rimbalzi) e Jamal Murray (34, 11 rimbalzi) riaccendano i campioni in carica. Ayo Dosunmu (21 punti, 5 assist) firma la tripla del +12, ma Denver rimonta: Jokic per Aaron Gordon, poi Murray dalla media e da tre per il 56-56, quindi Cam Johnson sorpassa e i Nuggets vanno al riposo avanti 64-63.
In avvio di ripresa Jokic pesca Murray per convalidare la sua tripla doppia, ma come nel primo tempo la panchina Bulls riallarga la forbice con il 2+1 di Jalen Smith per il nuovo +10. Negli ultimi cinque minuti Denver rientra: Johnson riporta i locali a -1 (114-113), Jokic trova la prima tripla della serata ma Kevin Huerter risponde, quindi Dosunmu ruba palla a Murray e chiude in contropiede per il 123-120 a -60”.
Dopo il timeout, Jokic accorcia a -1, ma Nikola Vucevic colpisce da lontano e ridà due possessi di margine ai Bulls. I Nuggets restano vivi con la tripla complicata di Murray a -2”, prima del fallo forzato di Aaron Gordon su Huerter, impeccabile dalla lunetta.
Il 130-127 finale rimette in moto Chicago dopo cinque sconfitte e certifica la fine della serie di sette successi di Denver; il tema-chiave è la panchina: 66 punti Bulls contro 7 dei Nuggets, con i momenti-svolta di Carter, Smith e Dosunmu.