NBA - Il 25 febbraio 1977, Pete "Pistol" Maravich segnò 68 punti ai Knicks
Pete Maravich, meglio noto come "Pistol Pete", morì il 5 gennaio 1988, per un infarto durante una partita tra amici. Aveva 40 anni. Un giocatore unico dalle qualità straordinarie, che ha lasciato una traccia profonda nell'immaginario di NCAA e NBA.
Si può dire che Pete Maravich sia stato davvero in anticipo sui tempi. La sua tecnica, fantasia e tiro da fuori sarebbero stati perfetti per il basket frenetico e offensivo di questi anni 2010 e 2020.
Nella stagione 1976/77 divenne il capocannoniere del campionato con 31,1 punti di media. Celeberrima è rimasta in particolare l'esibizione che offrì il 25 febbraio 1977 in maglia Jazz contro i Knicks in gara finita 124-107.
Non esiste ancora il tiro da tre punti, e Pistol Pete è uscito per sei falli a 1 minuto 18 dalla fine. Così si ferma a 68 punti, con 26/43 al tiro, e 16/19 ai tiri liberi. Nel dettaglio: 17 punti nel primo quarto, 14 nel secondo, 17 nel terzo e infine 20 nell'ultimo atto.
"Qualcosa di eccezionale è successo quella notte", ricorda il suo compagno di squadra ai Jazz Mo Howard. «L'arena era quasi piena. Non avevo idea che le cose sarebbero andate così. Non appena abbiamo iniziato a giocare, ha fatto di tutto. Tiri come non avevo mai visto in carriera: eppure sono cresciuto a Filadelfia, ho visto Wilt Chamberlain. Ma Wilt stava giocando vicino al canestro. Quella sera, se ci fosse stata la linea dei 3 punti, Pete ne avrebbe segnati 80."
Bob McAdoo, MVP 1975 e tre volte capocannoniere del campionato tra il 1974 e il 1976 ha detto: “Qualcuno ha visto come tirano Stephen Curry, Klay Thompson e James Harden? Maravich stava facendo lo stesso. Non avevamo la linea dei 3 punti, quindi non ci stavamo allenando per quello stile di tiro. Pete è stato in grado di tirare da lontano e non ce n'erano molti come lui. Questa è la più grande performance a cui ho assistito."