LBA - Alessandro Magro: «La mia Napoli è ambiziosa. Non escludiamo interventi»
Alessandro Magro, il capoallenatore del Napoli Basketball, è intervenuto in esclusiva negli studi di “Canestro”, il settimanale televisivo diretto e condotto da Carmelo Prestisimone in onda ogni giovedì in prime time su Stile Tv, canale 78 in Campania. Il tecnico originario di Castelfiorentino oggi si è intrattenuto nell’Alcott Arena a Napoli con il ct dell’Italbasket, suo mentore a Siena, Luca Banchi. Magro è intervenuto sulla questione mercato e sui possibili interventi che il gm dei campani Laughlin potrebbe orientare: “Per vocazione provo sempre a tirare il meglio dei giocatori che ho nel roster - ha detto -; poi questo non esclude lo screening del nostro management sulle possibili new entry. Ogni volta che si sposta l’attenzione sul poter cambiare giocatori si perdono consistenza e voglia per provare a migliorare le situazioni che si hanno in casa. Napoli ha un progetto solido, serio e ambizioso. Il club tiene a fare meglio da subito quindi qualora si presentasse la possibilità per migliorare l’organico, per il bene della città e del club, sarà una cosa che valuteremo”.
Domenica Napoli sfida a Fuorigrotta la Vanoli Cremona di Pierluigi Brotto con Bolton probabilmente di nuovo in campo: “Loro hanno degli italiani importanti come Casarin, Veronesi e Sasha Grant. Payton Willis è uno che vuole fare vedere sempre che cosa è capace di fare. Loro sono una squadra che gioca di talento ed utilizzando gli isolamenti”. Magro è intervenuto anche sulla questione arbitraggio dopo l’espulsione di Udine e la deplorazione conseguente: “Sono stato espulso quindi vuol dire che non ero contentissimo di quello che stavo vedendo. E’ ovvio che sono caduto nella trappola. L’unica cosa che posso fare è quella di non fare l’uomo che predica bene e razzola male. Io chiedo sempre ai miei giocatori di essere attenti alle cose che possono controllare e di non perdere energie a quelle che invece sfuggono al nostro controllo, come le decisioni arbitrali. La partita era iniziata con un metro arbitrale che non mi trovava d’accordo - ha proseguito Magro -. Sono stati fichiati dei falli su dei contatti abbastanza veniali; non è stato visto il fallo su Saccoccia e lì non mi è stato dato il tempo di chiudere la prima protesta che mi è stato comminato il secondo fallo tecnico. Poi andando avanti nella gara il metro dei direttori di gara è cambiato. Obiettivamente non possiamo farci granchè. A prescindere dalle decisioni arbitrali dobbiamo sentire comunque la responsabilità che potevamo comunque fare meglio. Anche se l’inizio del loro lavoro lì ad Udine ha condizionato per l’aspetto nervoso e per quello dei falli stabiliti il nostro percorso durante la gara tenendo presente l’assenza di Bolton con la nostra rotazione dei piccoli già ridotta”.